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Anoressia: dieta recupero, tornare in forma e imparare a mangiare

Cristina Siciliano 23 Aprile 2021
C. S.
21/11/2024

Dieta per anoressia per recupero, per tornare in forma, imparare a mangiare e prendere peso in maniera sana ed equilibrata, indicazioni della nutrizionista.

Il recupero di un corpo malnutrito può richiedere tempo e costanza. Imparare a mangiare nella fase post anoressica è come andare in bicicletta per la prima volta. Pertanto, il ripristino del peso e della salute nutrizionale servirà per tornare in forma in maniera sana ed equilibrata. Una dieta ingrassante servirà per imparare a mangiare senza aumentare il proprio consumo di grassi sporchi.

Chiunque inizi la riabilitazione nutrizionale deve essere consapevole che la fase di recupero prevede un programma di rialimentazione. Sulla base del singolo individuo, e quindi delle sue necessità e patologie, il nutrizionista andrà a formulare una dieta ricostituente che prevede cosa mangiare per uscire dall’anoressia.

La prima cosa da fare è cercare di dare una svolta al proprio piano alimentare sempre nell’ottica di una modifica sana. Tutto questo nel rispetto della propria altezza e anche della propria età. Seguire una dieta per guadagnare peso in modo sano, significa migliorare la propria composizione corporea.

L’obiettivo è quello di aumentare la massa magra senza eccedere nella percentuale di massa grassa. Naturalmente, ci vorrà tempo e costanza per guadagnare peso durante la fase di recupero da patologie di disturbi alimentari.

A spiegarci cosa mangiare in una dieta recupero anoressia e prendere peso in maniera sana ed equilibrata sarà la nutrizionista Maria Grazia Santaniello, indicandoci una dieta ingrassante come primo step per il recupero della propria forma fisica.

Dieta anoressia recupero per tornare in forma e prendere peso in maniera sana ed equilibrata

Come abbiamo anticipato, lo scopo di una sana alimentazione post anoressia, di una dieta corretta, non consiste nell’aumentare la massa grassa del nostro corpo. Il percorso nutrizionale servirà ad incrementare la propria massa muscolare.

Una dieta per ingrassare, o ipercalorica si basa nell’aumento del numero di calorie da introdurre durante il giorno. Con una corretta e sana alimentazione si potranno  ristabilire le condizioni fisiche in modo graduale.

Per tornare in forma, riattivare il metabolismo dopo essere stati anoressici e prendere peso in maniera sana ed equilibrata, bisogna optare per cibi ricchi di nutrienti. Ciò non toglie che anche ad esempio, la dieta vegana può essere supportata se è accompagnata da un nutrizionista competente.

Generalmente, si accompagna il paziente nel percorso nutrizionale, dopo o durante la terapia del terapeuta o del psicologo. Attraverso una collaborazione si pianifica il percorso più adatto al paziente. Naturalmente, si deve considerare la condizione fisica del momento”. – Risponde la nutrizionista Maria Grazia Santaniello.

“Se ci troviamo in una fase avanzata, l’atto coercitivo, ossia l’imposizione del cibo non farà altro che indurre il paziente a rifiutare il cibo stesso. Quindi gradualmente si deve cercare di stabilire un piano alimentare individuale e soprattutto appropriato al paziente”. 

Come imparare a mangiare e cosa deve mangiare un’anoressica

La scelta più giusta è l’approccio lento e graduale. In questo modo si cerca di aumentare le quantità di cibo nel giro di alcune settimane. Naturalmente, all’inizio è molto difficile per un’anoressica imparare a mangiare ed assumere un numero standard di calorie giornaliere.

Ciononostante, è necessario consumare almeno tre pasti al giorno e fare uno spuntino prima e dopo la cena. Tutto questo, fino ad arrivare almeno a sei pasti piccoli al giorno.

In linea generale, si consideri la seguente tabella alimentare per un anoressico che intende sapere cosa mangiare in una dieta recupero dall’anoressia:

  • Non bisogna rinunciare mai ad una prima colazione, capace di fornire gran parte delle energie necessarie per affrontare la giornata. In particolare prediligete la frutta, il latte, il miele oppure i cereali e frutta secca.
  • I primi piatti a pranzo sono importanti senza escludere pasta e riso, perché forniscono la giusta energia per la giornata.
  • Si consiglia di assumere i liquidi, come per esempio, i passati di frutta, in quanto contengono vitamine e gli indispensabili minerali.

Bisogna partire dal minimo di calorie assunte dal paziente stesso e di aumentare le calorie nell’arco delle settimane successive. Tutto questo servirà ad abituare il paziente a mangiare sempre più fino ad arrivare al proprio fabbisogno calorico”. – Chiosa la nutrizionista Santaniello.

Indispensabile è accompagnare il trattamento dietetico con un’educazione motoria. Questo perché generalmente i pazienti hanno una componente muscolare molto scarsa. Quindi, per riacquisire una buona corporazione corporea, io consiglio una giusta dose di attività fisica. Questo in primis aiuterà a migliorare il proprio aspetto fisico e la propria consapevolezza corporea e soprattutto, stimolerà anche l’appetito”.

Dieta post anoressia menù e schema alimentare del nutrizionista

“Generalmente una giusta cura alimentare per una persona anoressica comprende un’alimentazione bilanciata, nel rispetto di quelli che sono i fabbisogni di ogni paziente”. – Ci informa la nutrizionista Maria Grazia Santaniello.

Ad esempio, può esserci un paziente che ha bisogno di un tot di calorie e di un tot di macronutrienti mentre un altro avrà bisogno di altre necessità”. – 

Non esiste una dieta per anoressia, ma esiste un’impostazione generale alimentare che è varia e bilanciata. In questo piano alimentare si può mangiare tutto e prevede nessuno alimento escluso, sgarro compreso”. – Ci spiega la nutrizionista.

Io generalmente consiglio di non rendere il paziente cosciente dell’aspetto delle calorie. Questo perché potrebbe essere uno strumento di controllo del paziente stesso di quella che è la propria alimentazione”.

Bisogna partire dal minimo di calorie assunte dal paziente stesso e di aumentare le calorie nell’arco delle settimane successive. Tutto questo servirà ad abituare il paziente a mangiare sempre più fino ad arrivare al proprio fabbisogno calorico”.

“Quindi, un piano alimentare ottimale è impostata su 45% di carboidrati. Ma anche di una quota proteica che generalmente è su 2 -5 grammi di proteine  e 0,8 di grassi giornalieri. Quindi si parte dal minimo di calorie che il paziente è abituato ad assumere fino ad arrivare alla sua necessità”. – Conclude la nutrizionista Maria Grazia Santaniello -.

© Riproduzione Riservata
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Cristina Siciliano Sono laureata in Lettere Moderne e specializzanda in Filologia Moderna (curr. Umanistica Digitale). Ho esperienza nell'ambito della comunicazione ed ho svolto l'attività di pubblicista per diverse testate giornalistiche online, anche all'Estero. In questi ultimi due anni ho potuto lavorare come assistente part-time all'Università. Ho un'ottima conoscenza della lingua inglese e buone capacità informatiche e di Team working. Attualmente il mio punto di forza è sicuramente la mia modestia, che mi permette di conoscere tutti i miei limiti. Ho una grande passione per la scrittura, che è nata sulla carta ed è migrata sulla tastiera. Infatti, mi piace scoprire, conoscere, imparare e amo qualsiasi cosa racconti una storia. Leggi tutto