Il Ministero ha aggiunto la nota 5012 del 10/03/2021, con la quale ha trasmesso il calendario degli adempimenti amministrativi e tecnici per la costituzione e nomina delle commissioni. Il termine ultimo per la designazione dei docenti interni da parte dei consigli di classe è il 30 Marzo 2021.
Il consiglio di classe opera tenendo presenti i seguenti criteri: i commissari sono designati tra i docenti appartenenti al consiglio di classe, titolari dell’insegnamento, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. Sono individuati nel rispetto dell’equilibrio tra le discipline.
In ogni caso, è assicurata la presenza del docente di italiano nonché del/dei docente/i delle discipline caratterizzanti. ll presidente è invece nominato dal dirigente preposto all’USR.
Come è formata la commissione di maturità 2021, quanti sono e chi sono gli interni ed il presidente, sarà la professoressa di scuola superiore, Emanuela Gnudi, a spiegarcelo.
Come è formata la commissione di maturità 2021: quanti sono i commissari interni e presidente
L’ordinanza ministeriale n.53 e n.54 del 3 Marzo 2021 spiega in diversi punti come è formata la commissione di maturità 2021, i professori interni quanti sono ed il presidente esterno. A chiarirci meglio queste indicazioni, sarà la docente Emanuela Gnudi.
“Si ripete il modello dello scorso anno: 6 commissari interni ed un presidente, che sovrintende le operazioni di due sottocommissioni. La commissione è formata da due classi presiedute da un presidente. Svolgono dunque il lavoro in sequenza. Prima una e poi l’altra.” – Chiarisce la docente.-
“Ci sono delle priorità, come nel caso in cui ci siano in una classe ragazzi diversamente abili o che abbiano problematiche ansiose gravi. Si cercherà, nelle riunioni preliminari delle due sottocommissioni, di stabilire un calendario che tenga conto di eventuali necessità di singoli studenti.” – Fa sapere l’esperta.-
La novità principale, è la mancanza di docenti esterni. Ma anche se i docenti sono sei, le materie in cui la commissione di maturità 2021 può fare domande sono molte di più. I professori potranno interrogare in tutte le discipline che insegnano o in quelle per le quali hanno titolo di insegnamento. Quindi il professore di italiano può fare domande in storia. Oppure il docente di matematica può fare qualche domanda di fisica.
Differenze tra i commissari interni e presidente
Le commissioni d’esame sono costituite da due sottocommissioni, composte ciascuna da sei professori appartenenti all’istituzione scolastica dove si svolgeranno le prove, con presidente esterno unico per i due sottogruppi.
A spiegarci cosa fa il presidente durante il colloquio degli studenti e nella fase dalla valutazione del voto finale, sarà la docente di scuola superiore Emanuela Gnudi.
“Il presidente non interviene nella conduzione del colloquio. Ha l’onere di far sì che tutte le operazioni degli esami di Stato vengano condotte secondo la normativa. Non solo, ha anche il mandato di intervenire in casi di dubbi di promozione o altro, a favore del candidato.” -Afferma la professoressa Gnudi.-
Compiti commissione maturità: cosa fanno commissari e presidente
Secondo le nuove modalità di svolgimento degli esami di Stato 2021, l’orale sarà decisivo per il calcolo del voto finale. Ma come si svolgerà il colloquio? Quante domande possono fare i commissari interni, il presidente e cosa possono chiedere?
“In sede d’esame, come lo scorso anno è previsto un colloquio, che si articola in quattro parti. Nella prima parte dell’orare la commissione di maturità assegna un compito di un elaborato che verte sulle materie d’indirizzo della scuola, che caratterizzano la figura professionale in uscita del candidato. Una volta riconsegnato la commissione svolge il ruolo di correzione e tutoraggio, suggerimento sui punti di forza e sulle fragilità del suo percorso.” – Inizia a spiegare la docente, che continua:
“Secondo step è la discussione di un testo della letteratura italiana, affrontato durante l’anno scolastico. Il professoreo d’italiano provvede a fare domande allo studente. Poi, prima dei colloqui, la commissione deve elaborare un Percorso multidisciplinare ( un’immagine, mappa concettuale) e a valutare il discorso che il ragazzo effettua. Infine c’è il PTCO ed Educazione Civica, su cui il candidato deve discorrere in sede d’esame.” –Chiarisce la professoressa Gnudi, che inoltre spiega che non esiste un numero minimo o un numero massimo di domande. L’andamento del colloquio, eventuali domande di approfondimento o chiarimento, saranno considerati in sede d’esame in base alla preparazione dello studente.
Per quanto riguarda il compito del presidente?
“Egli deve far sì che la normativa sia rispettata, e le quattro parti di cui si compone l’esame siano tutte affrontate e poi effettuate correttamente. Il presidente deve anche valutare, da quest’anno, il curriculum dello studente, che gli anni passati non c’era. Anche questo si compone di treparti. Prevede la parte burocratica-grafica, la definizione dettagliata dei percorsi di PTCO con il monte ore effettuato (anche nel caso di stage, o mobilità verso l’estero). Infine può aggiungere tutte le esperienze extrascolastiche che ritiene opportuno presentare.” – Conclude la docente.-