Quando si parla di riconoscimento dei titoli di studio in Italia, si fa riferimento a diverse istituzioni, esistono equipollenze del diploma di maturità della laurea straniera o dottorato.
Per capire come funziona il rilascio di questo tipo di certificato o dichiarazione, bisogna fare una premessa. I titoli di studio stranieri non hanno valore legale in Italia. Questo significa che se per un qualunque motivo si vuole utilizzare questo titolo, per esempio per entrare in un concorso pubblico, è necessario che abbia validità in Italia.
Quello che oggi si chiama riconoscimento accademico prima era indicato con il termine equipollenza, dal significato affine. Si tratta di un procedimento amministrativo con il quale si conferisce valore legale ad un titolo straniero, attraverso la sua assimilazione ad un corrispondente titolo italiano. Titolo di studio equipollente significa proprio questo.
Il procedimento è lo stesso per tutti i titoli, ed in genere vale per quasi tutte le certificazioni. C’è equipollenza per i diplomi di maturità, anche professionali e tecnici. Ovviamente ci sono alcune differenze, per esempio di termini ed uffici competenti.
Processo diverso è il cosiddetto riconoscimento. In questo caso non si parla di titoli di studio, come il diploma o la laurea, ma solitamente di abilitazioni professionali. Per esempio l’abilitazione per i docenti, o gli avvocati. La logica di base però è la stessa. Le persone che conseguono l’abilitazione per una professione all’estero devono poi ottenerne la validità in Italia.
Fondamentalmente, devono fare in modo che valga come abilitazione anche nel nostro paese. In questo caso, però, i procedimenti sono diversi da categoria a categoria professionale. Inoltre, solo per alcuni lavori serve seguire la citata procedura.
Di equipollenza dei titoli di studio esteri quali: laurea, dottorato di ricerca, diploma di maturità, equivalenza ed equiparazioni e di come funziona il riconoscimento in Italia, è l’Avvocato Michele Bonetti a parlarcene.
Equipollenza dei titoli di studio esteri: come funziona il riconoscimento come equivalenti in Italia
Partiamo dal capire come funziona l’equipollenza delle lauree straniere e dei titoli di studio in generale: equivalenza ed equiparazioni non funzionano in maniera simmetrica. Ci sono regole, divisioni e competenze precise.
Ma come ottenere il riconoscimento dei titoli di studio esteri in Italia: cosa fare per far valere una laurea o diploma di maturità in Italia?
“Per titolo di studio si intende quell’attestato rilasciato da un’autorità scolastica o accademica pubblica. Oppure da un istituto privato legalmente riconosciuto dal Ministro dell’Istruzione. Il valore legale del titolo di studio indica il suo grado di ufficialità. E la sua validità ai sensi della legge ai fini della concreta spendibilità in Italia.” – Ci spiega l’avvocato Michele Bonetti –
“È innanzitutto necessario non confondere i rimedi che l’ordinamento accorda ai fini di attribuire il predetto valore ad un determinato titolo. Pertanto è necessario differenziare l’equipollenza dal riconoscimento vero e proprio di un titolo.” – Sottolinea l’Avv. Bonetti -.
“Nel primo caso si parla di una valutazione analitica di un titolo di istruzione superiore straniero. Serve a verificare la corrispondenza dello stesso ad un titolo italiano. Per far sì che gli si possa attribuire valore giuridico. Dunque l’autorità, scolastica o accademica, determina l’equivalenza di un titolo di studio conseguito all’estero, con un determinato titolo presente nell’ordinamento Italiano.”
“Il riconoscimento dei titoli esterni invece riguarda in maniera specifica la possibilità di esercitare in Italia professioni la cui qualifica è stata conseguita in un paese straniero.”
“In Italia le professioni si dividono in particolare in due categorie. Le professioni non regolamentate dalla legge. Che possono esercitarsi senza necessità di possedere uno specifico titolo di studio. Chi intende svolgere in Italia queste professioni In Italia non è obbligato a vedersi validato un titolo di studio estero in forma legale o formale.”
“Ci sono poi le professioni regolamentate dalla legge. Questa stabilisce il titolo di studio e il tirocinio e/o l’esame di Stato valido per acquisire la relativa abilitazione professionale. E come tali indispensabili per esercitare la professione.” Soltanto per quest’ultime è necessario ricevere valore legale del titolo di studio chiarisce l’Avvocato Michele Bonetti -.
Riconoscimento titoli di studio esteri in Italia cosa fare
Come premesso, il significato di equipollenza dei titoli di studio esteri non è unico, ma dipende da vari fattori.
Il percorso di riconoscimento in Italia del diploma, laurea dottorato o altro titolo di studio: procedura, domanda e istruttoria, è stabile e fissato dalla legge.
“Il Ministero o l’Amministrazione competente predispongono sui propri siti web le procedure da seguire per inoltro domanda. Prevedono appositi moduli e indicano la documentazione necessaria da allegare. Ai fini di una più completa valutazione della domanda.” – Indica l’avvocata Michele Bonetti -.
“Quest’ultima solitamente è differente a seconda che si tratti di soggetto facente parte o meno di un Paese dell’Unione Europea. Le tempistiche in ordine ad un riscontro sulla stessa possono variare da u minimo di 30 ad un massimo di 4 mesi. (Arrivando anche nei casi limite ad un anno).”
“L’istruttoria, una volta eseguito l’inoltro della richiesta di riconoscimento titoli esteri, viene seguita totalmente dalla competente Amministrazione la quale ne curerà anche l’esito finale. Prima di emettere un accoglimento o un rigetto, è bene precisare che il procedimento potrebbe giungere ad una fase intermedia. In questo caso, qualora la domanda appaia carente in qualche sua parte, l’autorità potrà avanzare specifiche richieste di allegazione e/o integrazione.”
“Nell’eventualità in cui l’istante dovesse essere destinatario di un rigetto, è certamente possibile ricorrere innanzi all’Autorità Giudiziaria competente.” – Conclude l’avvocato Michele Bonetti -.
Tabella equipollenza dei titoli di studio esteri in Italia e tabellari MIUR
La tabella di equipollenza dei titoli di studio non è singola, né precostituita dal MIUR. In genere le corrispondenze vengono calcolate sulla base delle singole domande, quindi non esiste una tabella generale per la riconversione.
Tanto premesso, il MIUR ha però diffuso alcuni tabellari per determinate situazioni (in genere per accedere ai concorsi pubblici) o professioni. Solo per fare un esempio, nel 2016 sono state divulgate le conversioni delle lauree, ottenute in Italia o all’estero, prima della riforma dell’istruzione avvenuta nel nostro paese. Si tratta fondamentalmente di classi di laurea che seppur rimaste sostanzialmente le stesse, hanno cambiato nome.
A tal proposito ci sono due tabelle. Quella sulla l’equipollenza dei diplomi di scuola superiore.
Questi elenchi hanno valore anche fuori dal contesto italiano. Se si considera che molto spesso gli studenti completano le specialistiche all’estero. In questo senso, quindi, la tabella serve a capire a quale laurea magistrale queste corrispondono.
Esistono poi elenchi specifici per determinate professioni. Qui, per esempio, è possibile trovare l’esatta conversione dei titoli esteri in titoli italiani per accedere al lavoro a scuola e università.
Da qui invece, è possibile trovare una serie di corrispondenze tra titoli di studio esteri ed italiani. La tabella è un po’ risalente, ed è fondamentalmente una riorganizzazione non ufficiale di una serie di decreti autonomi del MIUR.
Al di fuori di queste ipotesi, comunque, l’equipollenza per i titoli di studio nei concorsi pubblici è di solito pubblicata in allegato al bando.
Per i titoli professionalizzanti, dottorati e simili, invece, l’equivalenza può essere stabilita solo dall’ufficio competente, che analizza caso per caso le varie situazioni.