Scuola e università dovrebbero essere luoghi di crescita e di incoraggiamento. Purtroppo non è sempre così. Sono diversi i casi di insegnanti che umiliano gli alunni, non limitandosi ad un rimprovero, ma andando oltre e verso una violenza psicologica e abuso di potere.
Tutti ricorderanno l’ormai famoso video della studentessa di Medicina in lacrime mentre il prof. si infuria durante un esame in DAD. Non stiamo parlano di un caso isolato. E non è in questa sede che analizzeremo le ragioni della mortificazione dello studente, e di quando questo passa dall’essere rimproverato a subire un maltrattamento e abuso di potere.
Quello che ci interessa capire è perché i professori se la prendono con gli alunni timidi ad esempio, o con quelli poco socievoli, facendo delle differenze di trattamento? I casi sono diversi, rimane comune la domanda che molti studenti si fanno: capire se un insegnante ti odia e in questi casi, cosa fare per affrontare un professore ingiusto e contestarlo?
Abbiamo analizzato la questione da diversi profili, a spiegarci cosa fare quando un professore ti prende di mira a scuola o all’università, saranno lo psicologo Carlo Romano, la psicoterapeuta Anna Quaglia, e la docente universitaria Caterina Miraglia.
Cosa fare quando un professore ti prende di mira e come contestare un insegnante ingiusto
Gli studenti sanno che cosa significa quando un professore ti prende di mira a scuola o all’università e spesso si chiedono come farla pagare al docente, o come rispondergli. Questo perché l’atto del prof ingiusto, può causare negli studenti ansia, paura, tristezza che possono trasformarsi in rabbia e bullismo.
“Mi è capitato, molto spesso, di avere studenti che lamentano di subire questi comportamenti da parte dei prof. Alla base comunque direi che gli insegnanti possono avere anche ragione in merito al sentirsi arrabbiati.” – Premette la psicologa Anna Quaglia e continua – “Faccio riconoscere agli studenti che magari un insegnante può essere molto arrabbiato, rispetto a una preparazione pressoché scarsa o assente.”
“Però essere arrabbiati, non significa che si debba umiliare uno studente oppure avere un comportamento aggressivo con lo stesso. Per cui è necessario da una parte riconoscere la rabbia dell’insegnante – che umilia un alunno -. Dall’altra insegnare al ragazzo ad avere un comportamento più affermativo possibile. – Prima ancora di contestare un insegnate spiega e consiglia la psicologa Quaglia -.
“Bisogna puntare su una comunicazione più efficace e chiara tra docente e allievo. E’ possibile insegnare a dire che non è normale che il docente si rivolge a lui così, che si è pervasi da emozioni molto spiacevoli per il comportamento del docente.”
“Quindi si lavora sul blocco emotivo dovuto a questa vergogna, questa tristezza. Attraverso anche dei role-playing in terapia. Si insegna al ragazzo a parlare in maniera più affermativa e chiara possibile facendo spazio alle sue emozioni e ai suoi sentimenti.”
Quindi, in parole povere, quando un professore ti prende di mira, farla pagare non serve, niente vendette personali o atti di bullismo. Essere sicuri di sé, essere affermativi, essere onesti ripaga sempre.
Il caso della studentessa di medicina insultata dal professore
Molti studenti hanno iniziato ad interrogarsi su come parlare con un prof. dopo il caso di cronaca del video della studentessa in lacrime durante un esame di Medicina insultata dal docente furioso. Il docente urla, si arrabbia. La studentessa di Medicina in video è in lacrime. Interviene la madre per difenderla. Da li uno scambio di battute spiacevole.
Cosa è successo? La reazione del docente era giustificata o ha ragione di dire la mamma della studentessa di Medicina in lacrime, per essere stata bocciata all’esame? In tal caso, cosa fare quando un professore ti prende di mira o si pensa ci sia accanimento?
“Nel caso specifico ritengo che nessun errore da parte di uno studente possa giustificare una reazione così accesa.” – Chiosa lo psicologo Carlo Romano -.
“Mi spiego. Quando uno studente compie un errore grave, il docente ha dalla sua l’arma della bocciatura che va utilizzata e saputa utilizzare. Certo ci potremmo interrogare come mai, a quanto si legge in giro, una studentessa al sesto anno di Medicina possa arrivare a compiere un errore da studentessa dei primi anni. Tuttavia ciò non giustifica una reazione incontrollabile, che non è mai giustificabile, sicuramente perché la studentessa non ne trarrebbe giovamento.” Fa sapere il dottor Romano -.
“Potrebbe essere più utile focalizzarsi, anche in sede di esame, su come possa essere stato possibile che una studentessa del sesto anno potesse commettere quel tipo di errore. Tuttavia in questo episodio il docente non ha avuto le risorse interne per poter riflettere sull’accaduto.” – Conclude lo psicologo Carlo Romano -.
Cosa fare quando un professore ti prende di mira: come contestarlo
Dalla lettera al dirigente scolastico per sostituzione dell’insegnate che umilia un alunno, alla comunicazione al direttore di dipartimento e rettore: quando un professore ti prende di mira gli strumenti per contestare il prof o denunciare per maltrattamento e abuso di potere sono diversi.
Se si pensa di essere odiati da un docente, la prima cosa da fare come consigliano i professionisti in psicologia è cercare di parlare prima di pensare a come fargliela pagare con una contestazione o denuncia. A fornirci qualche utile consiglio la docente universitaria di istituzioni di diritto privato, Caterina Miraglia -.
“Il problema è sempre legato alla personalità del docente, al suo equilibrio. Sempre immondo è il docente che si comporta male con scostumatezza. Ma altrettanto immondo è il modo in cui certi ragazzi vogliono approfittare delle modalità online.” – Chiosa la prof Miraglia -.
In riferimento al fatto di cronaca della studentessa insultata dal docente: “Questa è l’arroganza e l’idiozia di un docente. Perchè per definizione uno studente ne sa meno di un docente. Però bisogna far salvo il fatto che anche il prof. non vive serenamente attraverso il computer, perché non è in grado di valutare se qualcuno lo sta ingannando. L’unico correttivo è quello che il prof. sia accompagnato con altri colleghi di modo che si possa sempre intervenire.” – Consiglia la Miraglia -.
E dunque quando un professore ti prende di mira bisogna parlargli, contestarlo verbalmente o presentare una denuncia con lettera di protesta contro un insegnante?
“Non si può contare solo sulla buona educazione, vale per il docente come per lo studente. Mi sorprende e mi amareggia perché (un tempo) anche un docente scorbutico o iracondo -quando era un grande docente- non solo veniva perdonato dallo studente. Ma lo studente si lasciava giudicare. Perché ne percepiva il peso specifico. Ora tutto questo è una materia fluida, quindi non è un rimedio (sottomettersi al docente).” – Dichiara la docente universitaria -.
“Ci sono rimedi più generali. Se si percepisce che realmente c’è una situazione, credo che la cosa più giusta sia chiedere al direttore di dipartimento di presenziare agli esami. Questo è un rimedio dato dalla presenza più massiccia di persone. Una pluralità di persone selezionate e scelte con equilibrio garantiscono un migliore risultato. È l’unico fatto materiale che si può immaginare. Io chiederei una vigilanza sull’esame.” – Conclude la professoressa Caterina Miraglia -.