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Chi era Oriana Fallaci: biografia, vita privata, causa morte e frasi

A. A.
28/11/2024

Una delle più importanti scrittrici e giornaliste italiane, chi era Oriana Fallaci: biografia, età, compagno, figli, origini, vita privata e causa morte.

Foto per capire chi era Oriana Fallaci

Foto per capire chi era Oriana Fallaci

Personalità emblematica e carismatica, i suoi libri hanno venduto più di venti milioni di copie in tutto il mondo. Tra i più famosi ricordiamo Insciallah, Lettera a un bambino mai nato, La rabbia e l’orgoglio, Intervista con potere, Intervista con la storia.

Le sue interviste a grandi personaggi (Kissinger, Deng Xiapoing, Khomeini, Pier Paolo Pasolini e molti altri) hanno fatto la scuola del giornalismo, grazie al modo di porsi senza alcun filtro con l’intervistato.

Da giovanissima ha partecipato alla Resistenza italiana. A 14 anni è stata insignita dal ricevimento d’onore dell’Esercito Italiano. E’ stata la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale.

Esordisce come giornalista nel 1946 al Mattino dell’Italia centrale, quotidiano fiorentino d’ispirazione cattolica.

La sua straordinaria carriera viene ricordata al pari delle radicali posizioni prese su temi delicati. Era contraria all’aborto, si è schierata contro l’eutanasia e l’Unione Europea. Nota è anche la sua posizione contro l’Islam, soprattutto dopo l’11 Settembre, data storica che ha ricordato con libri e frasi.

A parlarci di lei non saranno solo i suoi libri e frasi, Oriana Fallaci chi era, quanti anni aveva, origini, compagno, vita privata e causa della morte, sarà la sua biografia a rivelarcelo.

 

Chi era Oriana Fallaci: biografia, età, compagno, origini, vita privata e causa morte della giornalista

Per scrivere una biografia e sapere chi era Oriana Fallaci, frasi dei suoi libri, interviste e foto ci possono essere utili per scoprire innanzitutto età, compagno, origini, vita privata e causa morte.

Nata il 29 Giugno 1929 a Firenze, sotto il segno zodiacale del Cancro. E’ la primogenita di Edoardo F. e Tosca Cantini.

Alta 154 cm. Donna di bell’aspetto, folti capelli mori, occhi scuri marcati sempre da un filo di eleyener nero. Presenta uno stile sobrio, mai eccentrico nelle varie apparizioni. Altra sua caratteristica è lo smalto rosso sulle unghie sempre curate. Da tutti è considerata personalità emblematica e complessa. La donna si definisce “scrittore“, non scrittrice, come recita anche il suo epitaffio.

Circa le sue origini sappiamo che la sua famiglia è umile. Il padre possedeva una piccola bottega artigiana, mentre la mamma era casalinga. Ha tre sorelle: Neera, Paola ed Elisabetta, di cui lei si assume sin da bambina le maggiori responsabilità.

Sulla sua formazione e crescita, un ruolo fondamentale nella sua vita è quello dei genitori. Il padre è un attivo antifascista, la mamma una donna forte e coraggiosa, sostenitrice delle idee del marito. La figlia è sin da piccola coinvolta nell’attivismo politico. Si trova in prima linea, a soli 14 anni, nella Resistenza Partigiana. È inoltre “staffetta di città ed anche di montagna”, occupandosi di consegnare ai compagni partigiani armi, giornali clandestini e messaggi segreti. Al termine dell’esperienza riceve un attestato al valore.

Della sua vita privata sappiamo che non si è mai sposata, nella sua vita non c’è un marito, Oriana Fallaci ha comunque avuto diverse relazioni. E’ soprattutto noto l’amore che l’ha legata ad Alexandros Panagulis, leader della Resistenza greca alla dittatura dei Colonnelli. I due sono legati da una grande passione, purtroppo non ebbero mai figli. La giornalista durante un litigio con l’uomo abortisce spontaneamente (per la 2° o 3° volta nella sua vita). La giornalista perde il suo compagno in un tragico in un incidente d’auto nel 1976.

Causa della morte di Oriana Fallaci, è stato un cancro ai polmoni, scoperto all’inizio degli anni 90. Il suo rapporto con la malattia è intenso. Per sei mesi rifiuta di farsi visitare dai medici per terminare la traduzione in inglese di “Inshallah”. Ma all’origine di ciò vi è un’ossessione per la morte ed una terribile paura della malattia. Entrambi i genitori ed una sorella sono morti di cancro, quindi pesa su di lei il timore della “predestinazione”.

Dopo una lunga lotta con la malattia, nel 2006 le condizioni si aggravano. Viveva a New York e, per questo decide di tornare a Firenze, sua città natale, “per poter chiudere definitivamente gli occhi sulla Cupola di Santa Maria del Fiore.” Muore il 15 settembre del 2006.

Formazione scuola, università e carriera della Fallaci

Chi ha letto uno dei libri di Oriana Fallaci chi era lo sa benissimo, donna dall’elevata cultura e conoscenza, ma non tutti sanno qual è stato il suo percorso di studi e formazione scolastica e universitaria.

Da bambina, sviluppa sin da subito un amore smoderato per la letteratura. Legge tantissimi libri, anche non adatti alla sua età, sottranedoli dalla biblioteca paterna.

A scuola è un ottima studentessa. Consegue la maturità al Liceo classico Galileo Galei, con il massimo dei voti.

E’ stata iscritta alla facoltà di Medicina all’Università di Firenze. Si è poi trasferita alla facoltà di lettere per via della sua passione per il giornalismo e la scrittura. Non termina gli studi. Per le prime collaborazioni giornalistiche, è fortemente impegnata e non riesce a seguire i corsi universitari. Nel 1977 riceve la laurea honoris causa in Letteratura dal Columbia College di Chicago.

Si avvicina alla scrittura seguendo le orme dello zio, Bruno Fallaci, anch’egli giornalista. Nel 1946 fa il suo esordio, pubblicando il suo primo articolo per Il Mattino dell’Italia Centrale. Per ragioni politiche viene licenziata. Inizia ben presto la sua collaborazione con Epoca, diretto dallo zio Bruno.

Nel 1954 lascia il giornale per trasferirsi a Roma, dove viene assunta da L’Europeo, diretto da Benedetti. Sono gli anni della “dolce vita”, e la donna si avvicina ai divi del mondo dello spettacolo, mettendo a punto la sua particolare tecnica di intervista, affinata poi nel corso degli anni.

Nel 1956 si reca a New York per la prima volta, per scrivere dei retroscena della vita mondana, da cui trae spunto per il suo primo libro I sette peccati di Hollywood .

Nel 1961 le viene affidata un’inchiesta sul ruolo delle donne e sul loro modo di vivere dall’altra parte del mondo, in Oriente. Da questo reportage nacque il suo secondo libro, primo successo editoriale Il sesso inutile. Pubblica nel 1962 il suo primo romanzo, Penelope alla guerra.

Si reca negli Stati Uniti per seguire da vicino lo sbarco sulla Luna; è del 1965 il libro Se il sole muore, scritto durante quest’esperienza accanto agli astronauti della NASA.

Tra il 1967 e il 1975 passa tanto tempo in Vietnam, come corrispondente di guerra per conto de L’Europeo. Un diario intenso della guerra in Vietnam, tratto da questi reportage, è il libro Niente e così sia, pubblicato nel 1969.

Tra gli anni 60 e 70 si occupa dei maggiori fatti internazionali: la morte di Martin Luther King e di Kennedy; segue il conflitto indo-pachistano e la situazione medio-orientale. Nel 1968 è coinvolta nella sparatoria a Città del Messico in piazza delle Tre culture. Ferita a morte, racconta della tragica esperienza nel letto d’ospedale, registrando una cronaca drammatica del fatto.

Nel 1970 racconta, nel libro Quel giorno sulla Luna, il lancio della missione Apollo 11.

Libri di Orina Fallaci, chi è la scrittrice negli anni 50-70

La sua vita privata è stata e resta molto emblematica, abbastanza riservata e schiva, non amava i riflettori, chi era Oriana Fallaci, frasi dei suoi libri, e riflessioni dei suoi testi conservano parti della sua vita privata. Come nel caso della drammatica esperienza della mancata maternità e all’amore tormentato con Panagulis, a cui dedica due libri: Lettera a un bambino mai nato (1975) e Un Uomo (1979).

Gli anni 70 sono ricordati per le grandi interviste a personaggi di rilievo, tra cui si ricordano Ali Bhutto, Haile Selassie, al generale Giap, Indira Gandhi, Golda Meir, Reza Pahlavi, Yassir Arafat, Henry Kissinger, re Hussein di Giordania, lo Scià di Persia. Alcune di queste interviste sono racconta in Intervista con la storia, edito nel 1974.

Raggiunge l’apice del suo successo grazie alla pubblicazione di due libri, Lettera a un bambino mai nato (1976) e Un uomo (1979). Entrambi sono ispirati all’amore tormentato con Alexandros Panagulis. Il primo ha un riscontro editoriale molto grande; vende circa 4 milioni e mezzo di copie in tutto il mondo ed affronta in maniera drammatica il tema dell’aborto e della maternità mancata.

Scrive e collabora per numerose testate internazionali: New Republic, New York Times Magazine, Life, Le Nouvel Observateur, The Washington Post, Look, Stern, e Corriere della Sera.

Nel 1990 pubblica Inshallah, romanzo sul conflitto in Libano. Nel 2001 pubblica La Rabbia e L’orgoglio, grande successo editoriale, tradotto in numerose lingue. Si tratta di un pamphlet incisivo che analizza e approfondisce in modo articolato le problematiche dello scontro di civiltà tra Occidente e Islam, ispirato dall’attacco alle Torri Gemelle.

Dell’aprile 2004 è La forza della ragione. Nel settembre dello stesso anno pubblica Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci. Il volume è rivisto e arricchito e pubblicato a dicembre da Rizzoli, nel cofanetto La Trilogia di Oriana Fallaci, insieme a La Rabbia e l’Orgoglio e La Forza della Ragione, con il titolo Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse.

Post mortem viene pubblicato nel 2008 il romanzo Un cappello pieno di ciliegie, che la donna aveva smesso di scrivere dopo l’attentato dell’11 Settembre.

Frasi Oriana Fallaci, chi era nelle sue citazioni e aforismi

Ma per conoscerla bene non basta sapere la sua carriera professionale, per capire chi era Oriana Fallaci, frasi, citazioni ed aforismi possono esserci d’aiuto.

Anagrafica Principale
Nata il 29 Giugno 1929 a Firenze. E' la primogenita di Edoardo Fallaci e Tosca Cantini. Da giovanissima partecipò alla Resistenza italiana. A 14 anni venne insignita dal ricevimento d’onore dell’Esercito Italiano. E' stata iscritta alla facoltà di Medicina all'Università di Firenze. Nel 1977 riceve la laurea honoris causa in Letteratura dal Columbia College di Chicago. I suoi libri hanno venduto più di venti milioni di copie in tutto il mondo. Tra i più famosi ricordiamo Insciallah, Lettera a un bambino mai nato, La rabbia e l’orgoglio, Intervista con potere, Intervista con la storia.
Nome e CognomeOriana Fallaci
Data di nascita29/06/1929
Luogo di nascitaFirenze
ProfessioneGiornalista, scrittrice, attivista
Breve BiografiaNata il 29 Giugno 1929 a Firenze. E' la primogenita di Edoardo Fallaci e Tosca Cantini. Da giovanissima partecipò alla Resistenza italiana. A 14 anni venne insignita dal ricevimento d’onore dell’Esercito Italiano. E' stata iscritta alla facoltà di Medicina all'Università di Firenze. Nel 1977 riceve la laurea honoris causa in Letteratura dal Columbia College di Chicago. I suoi libri hanno venduto più di venti milioni di copie in tutto il mondo. Tra i più famosi ricordiamo Insciallah, Lettera a un bambino mai nato, La rabbia e l’orgoglio, Intervista con potere, Intervista con la storia.
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Antonella Acernese Studentessa di Lettere Moderne alla Federico II di Napoli. Sono cresciuta a contatto con libri d'ogni genere, sviluppando amore verso le lettere e il potere della loro combinazione. Ho iniziato a collaborare con testate giornalistiche e scrivendo su blog, sin da giovanissima,. L'obiettivo di affermarmi nel mondo lavorativo, in qualità di giornalista, è la mia più grande motivazione . Fortemente affascinata dall'essere attiva sul campo e vigile nello sguardo nei confronti della realtà. Mi appassionano i dettagli, i retroscena, la possibilità di scoprire antefatti e di non arrestarsi mai, in tale ricerca. La dedizione nella ricerca costante dei dettagli è alla base della rubrica di Attualità che curo: "Le biografie dei personaggi". Curiosità, fatti e i loro mondi da scoprire, mi affascinano e mi stimolano nell'addentrarmi in essi e narrarli. Dico da sempre e senza remore, di essere nata per scrivere, per fondere insieme questa mia passione alla volontà di contribuire ad un servizio pubblico, ad informare e far conoscere. Scrittura pulita, chiara e rispettosa, un plain language, è ciò a cui miro nella stesura degli articoli, affinché cronaca e notizie possano essere consumate da tutti, senza alcun ostacolo di chiarezza. Leggi tutto
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