• Valorzi
  • Crepet
  • Baietti
  • Ferrante

Diventare babysitter: come fare, corsi, quanto guadagna e lavoro

C. S.
23/11/2024

Guida completa per diventare babysitter: cosa serve e come fare, requisiti, formazione e corsi su come si diventa tata e quanto si guadagna lavorando con i bambini.

Diventare babysitter

Diventare babysitter

Fare babysitting può essere un ottimo primo lavoro. Ma come iniziare e come si diventa professioniste con esperienza? Prima di diventare una tata, devi prima decidere se questo lavoro è davvero la scelta giusta per te in base ai tuoi interessi e alla tua situazione personale. Molti genitori suggeriscono ai loro figli adolescenti spesso di intraprendere questa attività come un modo per fare esperienza lavorativa e guadagnare un po’ di soldi extra. Ci si potrebbe aspettare che si possa diventare babysitter a 14 anni, o anche a 12 anni, quando il lavoro richiede solo di intrattenere i bambini con giochi ed attività manuali. Ma molte famiglie sono alla ricerca di una tata professionista perché hanno esigenze particolari, come la cura di bambini e neonati, che richiedono pertanto una certa esperienza.

In ogni caso, è bene sapere che tutti possono ottenere certificazioni ed attestati per diventare babysitter, ma requisiti e competenze in alcuni casi dipendono dalla propria condizione personale. Se non ti piace stare con i più piccoli, allora non sarà un’esperienza piacevole per te e per i bambini che stai guardando e questo inciderà sulla qualità del tuo lavoro. Mentre se invece ti piace giocare ed accudire i bimbi, bisogna essere consapevoli dei rischi. C’è una enorme responsabilità nel babysitting, quanto si guadagna non deve spingere a compiere scelte azzardate.

Inoltre, bisogna sempre valutare anche la effettiva disponibilità, perché se sei coinvolto in molte attività extrascolastiche a scuola e hai bisogno di ore ogni sera per i compiti e lo studio, forse non hai tempo per fare la baby sitter in questo momento. Considera di dover trascorrere i venerdì sera e l’intero fine settimana lavorando perché questi sono i giorni in cui le offerte di lavoro sono più attive. Di seguito una guida per sapere come si diventa babysitter, quanto guadagna all’ora e cosa bisogna fare per iniziare a lavorare come tata.

Come diventare babysitter: corsi, formazione, attestati e competenze per iniziare il lavoro

Nonostante si tratti di un lavoro molto diffuso, la maggior parte dei genitori in cerca di ragazze per babysitting non richiede particolari qualifiche o attestati. Tuttavia, esistono dei percorsi di studio e corsi per diventare babysitter a domicilio o nelle ludoteche, che possono avvantaggiare coloro che decidono di svolgere questo mestiere. Per poter svolgere questa mansione si consigliano i seguenti diplomi o corsi di laurea:

Come abbiamo già anticipato, il percorso di formazione per diventare babysitter in Italia non è standard, ma può contemplare studi diversi. In altri casi, sono anche le agenzie per l’impiego, oppure enti formativi accreditati dalla Regione a rilasciare certificazioni ed attestati. I corsi possono essere online e non, di 4 ore o di tre mesi.

Se si è senza esperienza, andranno bene anche i corsi online e gratis di poche ore. Mentre, se si vuole diventare babysitter professionista iscritta all’Inps, si consigliano percorsi di formazione  più strutturati. Ad esempio, i corsi per Assistente all’Infanzia, che offrono la possibilità sia di lavorare come tata, che in altri contesti come le comunità di alloggio, le case famiglia, le ludoteche, i centri estivi e tutti gli altri servizi educativi.

Cosa deve fare una babysitter e quanto guadagna all’ora

I compiti e le mansioni di una tata sono legate all’età del bambino. Parliamo di chi per professione custodisce i bambini altrui. Il termine “custodire” vuol dire garantire la sicurezza del bambino, cioè la sua integrità fisica e psicologica. Per svolgere con efficacia questo mestiere, si devono conoscere le abilità fisiche dei bambini in base alla loro età, il livello di autonomia e le potenziali attitudini. Essere consapevoli di questi aspetti dell’infanzia è fondamentale perché dalle loro capacità motorie e cognitive dipendono i rischi ai quali sono maggiormente esposti.

Ma nel dettaglio, cosa fa una babysitter di lavoro? Tra le mansioni principali bisogna parlare dell’alimentazione e della cura quotidiana dei bambini.

Una tata deve essere in grado di preparare i pasti, che devono essere adeguati all’età del bambino di cui si prende cura. Inoltre si occupa della igiene degli infanti, concordando con i genitori le modalità relative al cambio dei pannolini e della loro pulizia personale. Oltre che del corretto riposo, rispettando gli orari e la durata del riposini indicati da mamma e papà.

Molte giovani vogliono subito diventare babysitter, lavoro che semplice potrebbe sembrare solo all’apparenza, perché richiede una costante attenzione e cura dei bambini. Tra i compiti della  bambinaia c’è l’educazione, insegnando valori e regole. Bisogna occuparsi del gioco e del divertimento, attività fondamentali per la crescita non soltanto fisica, ma anche cognitiva del bambino.

Alle mansioni tipiche di questa professione, possono poi essere richiesti ulteriori requisiti. Il lavoro di babysitter, stipendio e compenso all’ora può però variare anche in funzione delle diverse esigenze dei genitori:

Generalmente, quanto guadagna una babysitter senza esperienza (con meno di 3 anni di lavoro) corrisponde alla metà dello stipendio di una professionista qualificata. Una tata senza esperienza all’ora guadagna circa 7 € lordi. Mentre, chi ha già svolto il lavoro dai 4 ai 9 anni, può avere uno stipendio medio di circa 10,80 € all’ora. Per una tata esperta con 10-20 anni di esperienza guadagna in media 12,10 €. I bonus dell’Inps possono essere anche utilizzati per la retribuzione della tata.

A che età si può diventare babysitter

Il sito dell’INPS, l’Istituto Nazionale per la Prevenzione Sociale, dichiara che “l’età minima di ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e comunque non inferiore ai 15 anni compiuti”. Il principio è che l’età minima per diventare babysitter non può essere inferiore all’età in cui cessa l’obbligo scolastico. Questo è quanto prevede l’articolo 37 della Costituzione italiana. Ciononostante questa regola prevede alcune eccezioni.

Ad esempio, nei servizi familiari, l’età minima per l’ammissione al lavoro è di 14 anni compiuti. Naturalmente, purché ciò sia compatibile con la tutela della salute del minore e non comporti la trasgressione dell’obbligo scolastico. Questo significa che a partire dai 14 anni, i giovani possono lavorare unicamente durante le vacanze scolastiche. Inoltre, è necessario che il datore  di lavoro ottenga un’autorizzazione scritta dei genitori del giovane.

Come trovare lavoro da babysitter: dove e come cercare

Dopo aver visto come diventare babysitter e quanto guadagna, vediamo come fare per trovare lavoro. Naturalmente, per fare esperienza è necessario manifestare la propria disponibilità, rispondendo ad annunci ed offerte di lavoro, ad esempio. E’ possibile realizzare un buon biglietto da visita, da lasciare nelle scuole, negli asili nido o presso ludoteche e centri infanzia. I genitori potranno immediatamente mettersi in contatto con chi cerca lavoro come babysitter. Considerando che, una volta maturata la giusta esperienza, avere poi delle referenze aiuterà a trovare lavoro subito. Molto spesso la prima esperienza è fatta anche con gli stessi conoscenti, aiutando zii o amici di famiglia nella cura dei bambini, spesso anche gratis.

Annunci di lavoro

Oltre al passaparola e ai biglietti da visita, è utile inserire un annuncio online, curando in modo particolare la propria presentazione. Un sito specializzato nella pubblicazione di offerte di lavoro consente di mettersi immediatamente in contatto con le famiglie che cercano una tata. Tra i portali specializzati proprio in questo tipo di ricerca, ci sono ad esempio Yoopies, Sitterlandia, OKbabisitter ed OltreTata.

© Riproduzione Riservata
Cristina Siciliano Sono laureata in Lettere Moderne e specializzanda in Filologia Moderna (curr. Umanistica Digitale). Ho esperienza nell'ambito della comunicazione ed ho svolto l'attività di pubblicista per diverse testate giornalistiche online, anche all'Estero. In questi ultimi due anni ho potuto lavorare come assistente part-time all'Università. Ho un'ottima conoscenza della lingua inglese e buone capacità informatiche e di Team working. Attualmente il mio punto di forza è sicuramente la mia modestia, che mi permette di conoscere tutti i miei limiti. Ho una grande passione per la scrittura, che è nata sulla carta ed è migrata sulla tastiera. Infatti, mi piace scoprire, conoscere, imparare e amo qualsiasi cosa racconti una storia. Leggi tutto
Exit mobile version