L’Installatore di impianti, chiamato così dalla Camera di commercio, è un tipo di mestiere delicato e ricercato tra privati ed imprese. Per svolgere questa professione è necessario essere in possesso di molte competenze oltre che seguire corsi specifici. La mansione principale è quella di leggere ed interpretare schemi elettrici, installare e riparare gli impianti.
Essendo una professione che non può essere improvvisata, occorre avere determinati attestati e qualifica per diventare elettricista in Italia. Oltre alla possibilità di essere assunti come personale dipendete, molti decidono anche di esercitare autonomamente tale professione aprendo una propria partita IVA.
Lo stipendio di un elettricista e quanto guadagna, quindi, dipende da molteplici fattori. Certamente dalle competenze, dalla formazione professionale e dagli studi. In genere la formazione inizia già a scuola, e allo studio consegue un periodo di apprendistato che attesti le competenze conseguite dal futuro professionista. Quella dell’installatore di impianti, è una delle poche professioni per le quali non viene richiesta una laurea.
Generalmente, si inizia a lavorare già a diciotto anni, facendo praticantato ed affiancando un professionista esperto, dal quale si imparano i rudimenti del mestiere. Il passo successivo sono le certificazioni e per ottenerle, l’aspirante installatore d’impianti deve iscriversi a dei corsi di formazione riconosciuti che rilasciano qualifica e certificato utile allo svolgimento della professione. I corsi hanno una durata media di circa 2 anni, al termine dei quali può essere conseguito un certificato tecnico.
Pertanto è fortemente sconsigliata la strada da autodidatta, per diventare elettricista scuola specializzata, corsi di formazione online ed anche in presenza, rappresentano le uniche alternative per chi vuole diventare un professionista esperto entro i 30 anni e 40 anni.
Come diventare elettricista: corsi, formazione, diploma, titoli di studio e attestati professionali
E’ fondamentale che oltre alla pratica, ci sia anche una approfondita conoscenza dei meccanismi che regolano impianti e sistemi. Quindi è necessario lo studio, ad esempio, di elettrotecnica, circuiti, meccanica e del funzionamento di motori e sistemi elettrici. Vediamo qual è la scuola e la formazione che consente di ottenere la qualifica per diventare elettricista: senza diploma o con diploma, ci sono diversi percorsi formativi da poter intraprendere. Quanto tempo ci vuole per imparare a fare l’elettricista, dipenda molto dalle proprie capacità, e dal percorso formativo che si sceglie o si ha la possibilità di potere intraprendere.
- Che scuola fare per diventare elettricista a 30 anni o anche meno? In Italia è possibile iscriversi ad un Istituto Tecnico Specializzato, come quello di Elettronica ed Elettrotecnica. Ad esempio questo indirizzo prevede anche le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”, nelle quali il profilo viene orientato a determinate specializzazioni. La scelta migliore è infatti conseguire un diploma di maturità perché è fondamentale che oltre alla pratica, ci sia anche una approfondita conoscenza dei meccanismi che regolano impianti e sistemi. Quindi è necessario lo studio, ad esempio, di elettrotecnica, circuiti, meccanica e del funzionamento di motori e sistemi elettrici.
- In alternativa, è possibile ottenere la qualifica di elettricista certificato o anche un attestato professionale frequentando un corso professionale in Istituti riconosciuti dalla Regione, e due anni consecutivi passati in qualità di operaio specializzato alle dipendenze di un’impresa del settore.
- Posseggono i requisiti e le competenze teoriche anche i candidati che hanno conseguito la laurea in Ingegneria, Architettura e Fisica.
- In assenza di titoli si può diventare elettricista dimostrando di aver lavorato come dipendente di una impresa di settore per almeno tre anni consecutivi, come operaio installatore.
Come aprire un’attività da elettricista: cosa fare, documenti
Una volta diventati professionisti qualificati, molti decidono di mettersi in proprio ed avviare una propria attività. Ma quanto costa mettersi in proprio da elettricista? Quali sono i permessi e i documenti obbligatori? Ci sono diversi step da compiere, investimenti da fare e adempimenti da rispettare.
Per aprire un’attività di elettricista è necessario iscriversi al registro delle imprese, aprire la partita IVA e iscriversi presso l’albo degli artigiani. Inoltre, bisogna presentare all’INPS e all’INAIL tutte le necessarie dichiarazioni relative al titolare, e a tutti i dipendenti dell’attività che si sta creando.
Diventare elettricista con attestato è requisito fondamentale per l’iscrizione alla Camera di Commercio. Il titolare dovrà essere responsabile tecnico o ne dovrà nominare uno che abbia la qualifica di elettricista e antennista specifica e che sia perciò abilitato ad esercitare l’attività.
I requisiti per svolgere tale attività richiedono:
- laurea in materia tecnica, qualifica professionale e il periodo di almeno un anno continuativo nel settore;
- la qualifica professionale rilasciata da istituti riconosciuti dalla regione con pratica di almeno due anni.
Per avviare un’attività è necessario anche dichiarare una sede legale, e fornire al Comune tutte le dichiarazioni necessarie per poter svolgere l’attività in regola con gli adempimenti previsti per la gestione del locale.
Terminati gli adempimenti burocratici, sarà necessario provvedere anche l’acquisto di mezzi che serviranno ai tecnici installatori per svolgere la propria attività. Proprio per questo motivo la sede principale dovrà essere scelta con la disponibilità di uno spazio in cui sarà possibile parcheggiare in sicurezza i propri mezzi di trasporto. Oltre che fungere da deposito in cui detenere tutti gli attrezzi necessari per lo svolgimento dell’attività.
Requisiti per esercitare l’attività da elettricista e aprire un negozio
La professione dell’installatore di impianti è un’attività tipicamente artigiana, questo significa che come imprenditore artigiano si devono anche rispettare alcuni requisiti. Per diventare elettricista autonoma nel dettaglio bisogna:
- essere titolare di una sola impresa artigiana;
- che l’esercizio di questo tipo di professione sia la propria attività prevalente;
- assumere la piena responsabilità dell’impresa con tutti gli oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione;
- svolgere il lavoro manuale diretto alla produzione di beni e servizi in modo abituale e prevalente;
- essere maggiorenni;
- rispettare i limiti dimensionali in base all’organizzazione della propria produzione ed i requisiti di onorabilità relativi a sentenze penali o violazioni di norme in materie specifiche definite dalla legge.
Cosa fa l’elettricista: mansioni tipiche del lavoro
Si tratta di un mestiere che ha mansioni specifiche, come ad esempio pianificare, installare e mantenere i sistemi di cablaggio elettrico in un’ampia varietà di ambienti.
Questi possono essere situati in case residenziali ed edifici commerciali, o anche in grandi pezzi di attrezzature come macchinari industriali. Infatti, questi professionisti possono lavorare all’interno o all’esterno, a seconda delle circostanze particolari di un determinato lavoro.
Con l’enorme varietà di lavori da intraprendere, elencare cosa fa un elettricista e d cosa si occupa, è abbastanza complicato. Non c’è una giornata tipo o una routine abituale. Nello svolgimento dell’attività, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, capire e padroneggiare. In generale, tuttavia, diventare elettricista implica che bisogna:
- Leggere schemi o disegni elettrici, architettonici e meccanici.
- Comprendere le specifiche e la teoria elettrica per determinare i requisiti del lavoro.
- Pianificare layout appropriati per cavi e sistemi di cablaggio.
- Identifica l’attrezzatura giusta per un determinato lavoro.
- Installare illuminazione, prese di corrente, condotti, passerelle per cavi, porta scale, interruttori automatici e illuminazione di emergenza.
- Eseguire la ricerca dei guasti.
- Test, riparazione e manutenzione delle apparecchiature.
- Collegare apparecchiature e apparecchi elettrici.
- Installa motori e quadri elettrici, controlli automatizzati e cavi voce e dati.
Inoltre, questi professionisti sono responsabili di lavori più specifici a seconda delle loro specializzazioni e dei settori in cui scelgono di lavorare.
Ad esempio, un elettricista industriale completerà una serie di lavori diversi rispetto agli elettricisti commerciali. Ciò può richiedere l’utilizzo di diversi tipi di apparecchiature elettriche, ma le responsabilità principali rimangono in gran parte le stesse: mantenere i sistemi elettrici utilizzati da un particolare cliente in condizioni di prim’ordine.
Stipendio elettricista: quanto guadagna, costi e tasse
Quanto guadagna un elettricista al mese? Per chi vuole intraprendere questa professione, conoscere costi e guadagni è sicuramente un altro fattore imprescindibile. Tante sono le variabili che influiscono sullo stipendio: competenza, professionalità ed esperienza. Lo stipendio medio si aggira intorno ai 1.500 euro netti al mese. Tuttavia, diventare elettricista professionista ed esperto consente anche di ottenere maggiori guadagni, anche grazie alla maggiore esperienza e abilità rispetto alla concorrenza. A seconda della specializzazione, i ricavi mensili possono anche arrivare ai 3.500 euro netti al mese.
Lavoro da elettricista: offerte e opportunità di carriera
Le offerte di lavoro per elettricista richiedono quindi la capacità di assolvere compiti diversi in una serie di situazioni fra loro molto diversificate, ma che hanno in comune solo la gestione di apparecchiature elettriche. Oltre agli apprendisti, presenti in tutti settori di specializzazione della professione, è possibile trovare anche l’installatore d’impianti di cantiere, quello industriale e quello di costruzione. Non mancano professionisti che si occupano del settore marino, della manutenzione degli impianti e perfino dei mulini. Si ha quindi a che fare con un lavoro che offre una possibilità di intervento particolarmente vasta e che può davvero riservare molte soddisfazioni a seconda anche del mercato in cui si decidere di operare.