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Chi è Dina Lauricella: biografia, cv, età, contatti e libri

R. C.
01/12/2024

Vista a Non è L'Arena e Chi l'ha visto, chi è Dina Lauricella, biografia, età, marito, figli, contatti, vita privata, curriculum, carriera e libri della giornalista.

Foto per capire chi è Dina Lauricella

Foto per capire chi è Dina Lauricella

Palermitana, reporter, giornalista, video maker, ha collaborato a vari programmi televisivi Rai tra cui diversi speciali per Michele Santoro. Spesso è ospite anche su La 7 a Non è L’Arena tra gli altri con la psicoterapeuta Stefania Andreoli.

Laureata in Lingue, ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo, collaborando con diversi giornali locali.

Nipote di un editorialista, trasferitasi a Roma, la sua prima esperienza è stata nell’emittente radiofonica Radio Capital.

Conduttrice del programma Disonora il padre, ha lavorato per trasmissioni di cronaca nera come: Storie Maledette e Ombre sul giallo.

Nel corso della sua carriera ha ricevuto premi importanti e ha pubblicato diversi libri tra cui: Il Codice del Disonore.

Ma a dirci di lei, non saranno solo i suoi libri, Dina Lauricella chi è oggi, quanti anni ha, se è sposta e chi sono marito e figli, curriculum vitae, e contatti sarà la sua biografia a dircelo.

Chi è Dina Lauricella: biografia, curriculum, età, contatti e vita privata della giornalista

Per scrivere una biografia e sapere chi è Dina Lauricella, Instagram, Facebook, ci saranno d’aiuto per scoprire innanzitutto età, vita privata, curiosità della giornalista, reporter e conduttrice.

E’ nata a Palermo l’11 dicembre ed è del segno zodiacale del Sagittario. Non conosciamo il suo anno di nascita e dunque neanche la sua età. Non conosciamo poi né la sua altezza, né il suo peso. Ha lunghi capelli ricci e occhi scuri.

Suo nonno era editorialista de “L’ora” e direttore di “Curtigghiu” un foglio mensile ed è stato per lei un modello ispiratore.

Ama gli animali ed ha un cane a cui è legatissima. Per lavoro, ha lasciato la Sicilia e vive a Roma.

Sui social, in particolare su Instagram ha una pagina molto curata dove si evince negli scatti da lei pubblicati, la ricerca del dettaglio. Scorrendo la gallery si trovano ricordi come la foto con il nonno Gianni, ma anche paesaggi, foto in compagnia del suo amico a quattro zampe e particolari di statue, ritratti e libri.

Nel 2016, a pochi mesi dall’incendio della sua auto, è stata vittima di un atto intimidatorio, un raid nel giardino della sua villa a Palermo.

Riguardo la sua vita privata e sentimentale, non sappiamo assolutamente nulla. Sui social, con su Instagram di Dina Lauricella, marito e figli non è possibile conoscerli, nessuna foto e post ne lasciano traccia.

Formazione, diploma e laurea di Lauricella

Ripercorriamo la carriera della nota giornalista Dina Lauricella, chi è professionalmente e quali studi ha fatto, iniziando dal suo percorso di studi e dalla sua formazione.

Dopo aver conseguito il diploma, ha deciso di proseguire gli studi e si è iscritta all’università di Palermo laureandosi in Lingue.

Ha intrapreso la strada del giornalismo quando ancora studiava all’Università collaborando con diversi giornali locali. Ha dichiarato che già alle elementari realizzava finti giornalini. “Non ho frequentato scuole di giornalismo e tutto quello che ho imparato l’ho rubato con gli occhi. Sfruttando al massimo tutte le occasioni professionali che mi si sono presentate e che mi si presenteranno, l’auspicio è di non smettere mai d’imparare,” ha dichiarato.

Ha dichiarato che all’estero guarda con immensa ammirazione a Micheal Moore, capace di mettersi in gioco nel racconto senza mai cadere nella tentazione di diventarne il protagonista e “invidia” la capacità di sperimentare che ha Erik Gandini.

Terminata l’università, si è trasferita a Roma. Qui, la sua carriera ha avuto una svolta decisiva. La sua prima importante palestra è stata a Radio Capital. Grazie all’emittente radiofonica, ha avuto la possibilità di seguire un corso di videogiornalismo e apprendere l’arte del montaggio e delle riprese.

Nel corso della sua carriera ha scritto per diversi quotidiani e settimanali e ha realizzato inchieste e documentari tv di grande attualità. Nel 2014 poi ha vinto, insieme a Sandro Ruotolo, il premio della critica al concorso “Ilaria Alpi”, per Inferno Atomico, un documentario sui rifiuti tossici in Campania. Nello stesso anno si è aggiudicata il “premio nazionale Paolo Borsellino.

Coautrice del libro Dalla parte sbagliata – La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di via D’Amelio, vincitore del premio “Marco Nozza”, nel 2019 ha pubblicato Il Codice del disonore – Donne che fanno tremare la ‘Ndrangheta, per il quale ha ricevuto “Premio letterario nazionale Salvatore Cambosu” e da cui trae spunto il programma che ha scritto e condotto su Rai3: “Disonora il padre”.

Spesso presente in giurie di rilevanza culturale come accaduto per la decima edizione del Premio Morrione in cui la giornalista era tra i giurati.

Programmi di Dina Lauricella, chi è in tv

In qualità di giornalista e scrittrice di diversi libri Dina Lauricella chi è oggi, abbiamo avuto modo di saperlo anche per i suoi diversi interventi in tv, come a Non è L’Arena di Giletti su La 7.

Ha collaborato con La Repubblica, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano. Apprezzata come freelancer, nel 2003 è approdata in RAI e dal 2007 ha iniziato a collaborare con Michele Santoro, realizzando una serie di speciali per le sue trasmissioni “Annozero” (Rai 2), “Servizio Pubblico” (La7) e “Italia” (Rai2). A tal proposito ha dichiarato che ai tempi della scuola guardava Samarcanda, un racconto filmato che la teneva attaccata alla tv anche quando non era all’altezza dei temi trattati. Poi, a distanza di una quindicina d’anni ha avuto la grande occasione di lavorare con Michele Santoro, le cui inchieste e il suo approccio narrativo sono per lei un grande riferimento nel metodo, nella tecnica, nel ritmo e nella scrittura.

Tra gli speciali da lei realizzati: La Mafia che cambia, nel quale parla in TV per la prima volta Angelo Provenzano, il figlio del boss. Stato criminale, con ospite il falso pentito della strage di via D’Amelio, Vincenzo Scarantino.

In Rai ha lavorato in programmi di cronaca nera tra cui Ombre sul giallo e Storie maledette e a tre edizioni di Mi manda Rai Tre. Nel 2019 è stata al timone del programma in onda su Rai 3 Disonora il Padre.

Anagrafica Principale
Palermitana, reporter, giornalista, video maker, ha collaborato a vari programmi televisivi Rai tra cui diversi speciali per Michele Santoro. Laureata in Lingue, ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo, collaborando con diversi giornali locali. Conduttrice del programma Disonora il padre, ha lavorato per trasmissioni di cronaca nera come: Storie Maledette e Ombre sul giallo. Nel corso della sua carriera ha ricevuto premi importanti e ha pubblicato diversi libri tra cui: Il Codice del Disonore.
Nome e CognomeDina Lauricella
Luogo di nascitaPalermo
ProfessioneGiornalista, reporter, conduttrice
Breve BiografiaPalermitana, reporter, giornalista, video maker, ha collaborato a vari programmi televisivi Rai tra cui diversi speciali per Michele Santoro. Laureata in Lingue, ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo, collaborando con diversi giornali locali. Conduttrice del programma Disonora il padre, ha lavorato per trasmissioni di cronaca nera come: Storie Maledette e Ombre sul giallo. Nel corso della sua carriera ha ricevuto premi importanti e ha pubblicato diversi libri tra cui: Il Codice del Disonore.
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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