Arrivano ufficialmente le nuove disposizioni sulle regole covid a scuola, quando scatta la DAD e per chi, quanto dura la quarantena e quanti tamponi dovranno fare studenti e docenti. Ipotesi e novità erano già nell’aria da qualche tempo. Ma adesso che sono ufficiali, cosa cambia?
Sembra che lezioni da casa partiranno solo a seguito di due o tre casi in una stessa classe per le scuole elementari e secondarie. Per gli asili la situazione è più delicata e complessa, poiché scatta nell’immediato una parziale quarantena. Previsti tamponi (obbligatori due) e controlli tra alunni e professori.
Tutte le regole per la gestione dei positivi sono state indicate con un apposito documento. Diramato dal Ministero Dell’Istruzione e dal Ministero della Salute, il regolamento è chiaro e contiene numerosi punti. Questi sono stati redatti in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con le Regioni.
Dopo un anno e mezzo di didattica a distanza, in piena emergenza sanitaria, l’Italia riparte con le lezioni in presenza. Ma detta nuove leggi nel mondo scolastico. Fino ad ora, infatti, ogni regione vantava una propria auto-gestione. Spettava alle singole amministrazioni stabilire e valutare le tempistiche. A seconda della diffusione del virus e della curva dei contagi in loco. Da ora, però, le cose cambiano.
Grazie alla situazione pandemica migliore, ad una campagna vaccinale attiva e alla scadenza dello stato di emergenza fissato per Dicembre. Il documento ministeriale, prevede nella scuola una procedura «definita e standardizzata». Al fine di omogeneizzare le misure di sicurezza in tutta la nazione.
Nuove regole Covid scuola: Miur, nota indicazioni gestione casi positività a scuola > PDF NOTA
Il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole della nazione il nuovo protocollo contenente le disposizioni anticovid. Dal 6 novembre, le nuove regole covid per la quarantena a scuola cambiano, con modifiche effettuate al fine di evitare inutili periodi di isolamento e lunghe settimane di DAD non necessaria.
Secondo il regolamento ufficiale, nelle scuole elementari e nelle secondarie di 1° e 2° grado, da adesso la quarantena per la classe scatta a seguito di un “focolaio” di minuscole dimensioni. Parliamo infatti di tre casi in una stessa classe. Disposizioni aggiornate arrivano anche in merito ad una o due positività in una stessa aula.
Sembra essere tra le mani del preside gran parte della responsabilità nell’applicazione di queste nuove norme. Questo è confermato anche dal secondo documento inviato alle scuole del nostro paese. Indirizzato, appunto, esclusivamente ai dirigenti scolastici.
Il dirigente è autorizzato a sospendere “in via eccezionale ed urgente” le lezioni. Nel caso in cui le autorità sanitarie non possano intervenire nell’immediato. Per il resto, spetterà sempre a questa figura informare la ASL e individuare i “contatti scolastici”. Per questi ultimi è prevista la sospensione temporanea delle lezioni. Successivamente, il preside deve “trasmettere ai contatti scolastici le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP.” E “segnalare al DdP i contatti scolastici individuati”.
Tutta l’Italia applicherà e seguirà le nuove regole anti covid a scuola in caso di positivi in classe. Queste, variano a seconda della fascia d’età degli alunni e della scuola frequentata. Nonché in base allo status vaccinale.
Caso particolare per gli asili. In caso di una positività, il test di controllo per i più piccoli dev’essere fatto subito. Inoltre, scatta nell’immediato una quarantena preventiva di dieci giorni. Dopo il primo periodo di isolamento, dovrà essere effettuato un secondo tampone. Per i docenti, invece, le disposizioni saranno stabilite dalle autorità sanitarie.
Cosa succede con un solo caso di positività a scuola
Che succede se c’è uno o più casi positivi in classe? Cosa stabiliscono le nuove regole anti covid nella scuola, cosa cambia da novembre e come vengono regolate quarantena e DAD in base alle nuove norme e disposizioni?
- UN SOLO CASO POSITIVO: i compagni di classe faranno un test il prima possibile, definito “T0”. Se il risultato è negativo si potrà rientrare a scuola. Per poi uno fare un secondo test dopo 5 giorni (T5). Questo secondo controllo serve per confermare di non essere stati contagiati.
Cosa succede con più positivi a scuola secondo le nuove regole Covid
- DUE CASI POSITIVI: In questo caso sono previste differenze tra gli studenti vaccinati e i non vaccinati. I vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi faranno la cosiddetta “sorveglianza con testing.” Devono sottoporsi comunque al T0 e T5, ma potranno seguire regolarmente le lezioni. Per i non vaccinati è obbligatoria la quarantena di 10 giorni.
- TRE O PIU’ POSITIVI: nel caso di tre positivi a scuola, le nuove regole covid stabiliscono che andrà in quarantena tutta la classe. Ovviamente, questo ultimo caso impone la DAD per la classe intera.
Facciamo chiarezza in merito al TEMPO ZERO (T0) e al TEMPO 5 (T5). Così come riportato nel documento ministeriale:
- Tempo zero (T0): prima possibile dal momento in cui si è stati informati dal referente scolastico COVID-19/dirigente scolastico/DdP. Se il risultato è negativo si può rientrare a scuola. Se invece è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS. E non si reca a scuola. Il referente scolastico COVID-19/dirigente scolastico sarà informato secondo le procedure adottate localmente. Per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici.
- Tempo 5 (T5): ulteriore test dopo 5 giorni dal momento T0 (es. il momento della comunicazione). Se il risultato è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS. E non recarsi a scuola. Il referente scolastico COVID-19/dirigente scolastico sarà informato secondo la procedura adottata localmente per i casi positivi. Occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici.
I tamponi da effettuare possono essere test antigenici o molecolari. Inclusi test molecolari su campione salivare.