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Come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia

F. d. D.
26/12/2024

Non tutti sanno, come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia, dalle regole alle procedure, chi sono i grandi elettori e come si scelgono i candidati.

Come si elegge il presidente della repubblica in Italia

Parlamento

Come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia, chi lo vota, quanto dura il mandato e chi sono i grandi elettori?

Partiamo col dire che il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune a cui si aggiungono 3 delegati per ogni regione. Attraverso un voto segreto, i votanti devono manifestare la loro preferenza tra i candidati alla presidenza.

Per le elezioni del Presidente della Repubblica, regole e procedura sono ben definiti dalla Costituzione. Tale figura eletta nel sistema politico del nostro Paese, rappresenta il capo dello Stato. La sua persona e il suo operato si configurano come poteri “neutri”: al di fuori, cioè, del sistema ripartito del potere legislativo, esecutivo e giudiziario. I suoi ruoli sono di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione.

Fino al 2021, dal 2015, è stato capo dello Stato Sergio Mattarella. Dal 2022 si aprirà un nuovo mandato settennale. Le sedute inizieranno il 24 gennaio 2022. Ma come si vota?

Il Parlamento in seduta comune ha il compito di eleggere il Presidente. Esso è composto da 315 senatori, 6 senatori a vita e 630 deputati. A questi si aggiungeranno 58 delegati regionali, 3 per ogni Regione. Fatta eccezione per la Valle d’Aosta che ne ha uno.

Il voto è segreto. Il nuovo presidente viene eletto con una maggioranza qualificata dei due terzi dell’intera assemblea. Se tale maggioranza non viene raggiunta, si procede allora con una nuova votazione.

Vediamo nella pratica come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia, attraverso quali procedure e chi vota, chi sono i grandi elettori. A darci delucidazioni, anche l’Avvocato Marialuigia Ferrante.

Come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia: regole e procedure dell’elezione

Come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia, chi lo vota? La votazione avviene nell’aula di Montecitorio, presieduta dal presidente della Camera. La nostra Costituzione, agli articoli 83, 84 e 85, chiarisce precisamente la procedura di elezione del Capo dello Stato. Trenta giorni prima che scada il termine del mandato del capo dello Stato “il presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo presidente della Repubblica”.

Sono 1.009 i grandi elettori riuniti in seduta comune: 321 senatori (compresi i 6 senatori a vita), 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni Regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne ha uno. Questi vengono designati in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze. I presidenti di Camera e Senato non votano.

Come recita appunto l’art.83: “Il Presidente della Repubblica italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d’Aosta ha un solo delegato. L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.»

I candidati alla posizione di Capo dello stato devono, necessariamente:

“Come si elegge il presidente della Repubblica in Italia? Innanzitutto, l’elezione del Presidente si tiene durante l’assemblea del parlamento in seduta comune. Che significa Parlamento in seduta comune? Si tratta del parlamento composto da circa 1009 elettori. Ci sono 315 senatori + 6 senatori a vita più 630 deputati + 58 delegati regionali. Questi ultimi, in particolare, sono tre per ogni regione italiana. Tranne la Valle d’Aosta, che ne ha uno.”- Spiega l’Avv.Ferrante.-

Votazione Presidente della Repubblica: chi vota e come

Compreso come si elegge il presidente della Repubblica, vediamo chi sono i grandi elettori e come votano. Quanti voti servono e come si effettua lo spoglio?

I 1009 grandi elettori esprimono la loro preferenza in segreto e nell’anonimato. Per l’elezione del presidente della Repubblica è necessario raggiungere un quorum.

“La maggioranza per i primi tre scrutini è una maggioranza dei 3/4. Quindi 673 votanti. Invece, per ciò che riguarda la quarta sessione di votazione, si fa riferimento alla maggioranza assoluta. Dunque su 505 voti.”- Spiega l’Avvocato.-

Nei primi tre scrutini, quindi, la maggioranza qualificata è dei due terzi. Dal quarto, invece, è sufficiente la maggioranza assoluta, ovvero la metà più uno dei voti. Pari, dunque, a 505.

Al termine delle operazioni di voto si dà il via allo spoglio. Questo avviene in pubblico ad opera del presidente della Camera. Questi legge i nomi di chiunque riceve i voti. Le schede bianche vengono lette, quelle nulle non vengono contate. Vengono considerati dispersi i voti ai candidati che raccolgono meno di due preferenze.

“L’obiettivo è quello di giungere alla quarta seduta ad una maggioranza assoluta di voti. Per poi far convergere le indicazioni su un candidato comune. E’ proprio questo ciò che contraddistingue il Capo dello Stato. Egli deve sempre, in ogni modo, non essere sfacciatamente di una o altra coalizione politica. Ma deve saper rappresentare l’intero arco costituzionale.“- Conclude l’Avvocato.-

Come si elegge il Presidente della Repubblica in Italia in breve: punti

Riassumendo, quindi, ecco  come si elegge il capo dello stato, le modalità per votare il presidente della Repubblica in Italia secondo la Costituzione:

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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto
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