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Diventare tappezziere: come aprire una tappezzeria, lavoro e stipendio

Letizia Liguori 6 Gennaio 2022
L. L.
02/11/2024

Consigli per diventare tappezziere: corsi di formazione gratuiti, partita iva, requisiti e cosa sapere su questo mestiere così antico.

Cosa fa il tappezziere? Si occupa di realizzare o riparare imbottiture e rivestimenti in vari materiali. Si tratta di un lavoro artigianale di quelli che oramai stanno scomparendo.

Ma se volessi diventare tappezziere cosa dovrei fare? Le possibilità sono molteplici, tra corsi di formazione e apprendistato in aziende industriali. L’operaio a seconda della sua competenza può progettare, costruire e riparare tutto ciò che è rivestito, ad esempio in pelle o in tessuto. Mentre per conoscere la sua retribuzione e quanto guadagna, questo dipende anche dalle sue capacità manuali.

L’interesse per questa professione dipende certamente anche da quanto prende un tappezziere, guadagno e stipendio medio incidono in maniera significativa sulla scelta di intraprendere o meno questo mestiere. Per fare questo lavoro serve anche estro e creatività garantendo comunque comfort e sicurezza nei prodotti finali. Vediamo in questa pratica guida le indicazioni principali per chi desidera intraprendere questa particolare professione.

Come diventare tappezziere: corsi, formazione, diploma e titoli di studio per fare questo lavoro

Per svolgere questa professione non è necessario un percorso di studi articolato, basta un diploma, magari nel settore della moda, e successivamente sono indispensabili corsi di formazione e un periodo di apprendistato o in bottega o in azienda. Questi corsi solitamente sono organizzati da scuole private a pagamento, ma spesso anche da enti regionali.

Per meglio comprendere come diventare tappezziere, cosa fa nello specifico, bisogna fare riferimento alla tipologia di oggetto e veicolo da rivestire, in base alla quale vi sono vari corsi: corso di tappezzeria auto, nautica etc. Ciò che differisce il tipo di lavoro è dato soprattutto dal tipo di stoffa da utilizzare, ad esempio nel caso delle navi dovrà essere impermeabile. In tal senso, è importante conoscere le stoffe, diventare esperti di tessuti e individuare il tipo di lavoro necessario per realizzare i progetti idealizzati.

Come aprire una tappezzeria: cosa fare

Per aprire una tappezzeria bisogna prima di tutto iscriversi al registro delle imprese, aprire una partita IVA presso l’agenzia delle entrate, iscriversi all’INAIL una settimana prima dell’apertura dell’attività. Naturalmente prima di fare ciò bisogna scegliere il locale da adibire a bottega e se è con annesso laboratorio i tempi saranno più lunghi perché bisognerà acquistare anche i macchinari. Aprire un’attività richiede un dispendio di denaro e attenzione per la documentazione. Pertanto è consigliabile farsi affiancare da un esperto commercialista.

Aspetto importante da valutare è la scelta localizzativa, il negozio deve essere in una zona ad alto flusso pedonale, bisognerebbe effettuare delle indagini di mercato per vedere se l’investimento della tappezzeria sia adatto alla zona scelta. Oltre a questa decisione è importante fare una ristrutturazione interna e provvedere all’allestimento del negozio. Ingente sarà il costo per acquistare tutte le attrezzature per il laboratorio, ma si tratta di una fase indispensabile per l’avvio di un’attività.

Giornata del tappezziere: cosa fa, mansioni tipiche del lavoro

Cosa fa il tappezziere? Per prima cosa precisa con il cliente il progetto sia dal punto di vista estetico che pratico e prepara un preventivo per il rivestimento. I rivestimenti possono essere per divani, sedie, poltrone, cuscini, materassi oppure per panche o interni di auto, barche, bus. Per diventare tappezziere bisogna saper attuare una misurazione dei materiali e occuparsi del taglio e della sagomatura dei tessuti e dell’imbottitura. Le strutture portanti una volta montate vengono rivestite. Egli dovrà far aderire con la colla o con cuciture i diversi materiali, incastrare le molle, applicare decorazioni se richieste, rifinendo con bottoni, zip, balze, passamanerie, borchie.

Per intraprendere questa professione bisogna saper riparare rivestimenti vecchi, rovinati, usurati dal tempo con macchie o buchi e se necessario ripara la struttura sottostante. Così inserisce un nuovo rivestimento. Altra mansione del professionista è la realizzazione di tende su misura. Si occupa di tagliare e cucire i tessuti e di installare le tende e strutture come carrelli, riloghe e binari scorri tende. Altro compito è quello di mettere moquette e carta da parati. La prestazione d’opera implica la preparazione di pavimenti con pulizia e livellatura o la mano di collanti e la posa del rivestimento.

Stipendio tappezziere: quanto guadagna, costi e tasse

Lo stipendio medio in Italia è 10.50 € all’ora quindi 1.250 € netti al mese. Un professionista senza esperienza può fermarsi ad uno stipendio medio di circa 980 € netti al mese. Se ha dai 4 ai 9 anni di esperienza, può avere uno stipendio medio di circa 1.120 €, mentre se è esperto con esperienza pluriventennale guadagna in media dai 1.450 € ai 1.740 €.

Lavoro da tappezziere: offerte ed opportunità di carriera

È possibile scegliere di essere artigiani, proponendo i propri progetti direttamente ad una clientela, esponendo anche dei lavori già pronti. Oppure si può anche scegliere di essere assunti come dipendenti in grandi aziende che producono divani, sedie, poltrone, materassi insomma tutto ciò che può avere la necessità di un rivestimento.

© Riproduzione Riservata
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Letizia Liguori Sono una studentessa di Lettere Moderne. Ho scelto questa facoltà per la mia passione più grande: la scrittura. Credo nel potere delle parole per cambiare il mondo, perché queste hanno una forza innata. Nel corso della mia vita, la scrittura è stata uno strumento di evasione: mi ha consolato nei momenti difficili e aiutato quando necessitavo di un consiglio. Maturando ho capito la sua importanza: raccontare idee che smuovano le coscienze. Le mie giornate da adolescente sono state influenzate dalle storie dei deboli di De Andrè, della poesia fatta canzone di Guccini, dal cinema con regia cristallina di Sorrentino e dalla lettura dei classici. Grazie alla lettura riesco ad allontanarmi dalla realtà presente ricercando un altrove nelle epoche passate. Credo che le parole siano un mezzo importante per conoscere sé stessi e gli altri, i vocaboli sono sempre stati la mia difesa, la mia ancora di salvezza. Il mio obiettivo è quello di impiegarli per rendere edotto ed informato il lettore lasciandogli una traccia, un punto di vista, seppur rivolto ad un unico e singolo individuo. Leggi tutto