“Mio figlio è in quarantena obbligatoria e io non posso andare a lavorare.”; “Cosa fare se la classe di mio figlio è in quarantena ed io devo andare a lavoro?” “Richiesta congedo parentale causa covid a scuola di mio figlio, è possibile?”
I genitori lavoratori vivono ad oggi nel terrore che la DAD e le quarantene previste dalla scuola creino loro problemi sul lavoro. Ma c’è una soluzione. Sarà possibile presentare domanda all’INPS per ricevere il congedo parentale Covid fino a Marzo 2022. La misura è stata prorogata, infatti, dal D.L. n. 221 del 2021. Ma, innanzitutto, cosa si intende per Congedo Parentale Covid, cos’è?
Con questa espressione si fa riferimento al sussidio statale destinato ai genitori lavoratori con figli conviventi minori di 14 anni affetti da SARS CoV-2, in quarantena e con attività didattica o educativa in presenza sospesa. Così come afferma l’INPS, il sussidio è pensato per coprire il “periodo corrispondente, in tutto o in parte, alla durata dell’infezione da SARS CoV-2.”
E’ possibile attivare direttamente online la procedura per richiedere il congedo. L’INPS ha pubblicato ogni passaggio della prassi di richiesta e fruizione. Ricordiamo che il sussidio è attivo per lavoratori dipendenti pubblici e privati. Chiunque abbia, quindi, un figlio in quarantena minore di 14 anni, può rimanere a casa, in maniera alternativa.
La domanda per il congedo può essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Tre le modalità: attraverso il portale web dell’Istituto; tramite il Contact center integrato; oppure con i servizi forniti dagli enti di patronato.
Vediamo dunque quali sono tutti i requisiti per ottenere il congedo parentale Covid-19, cosa fare, come richiederlo e dove, entro quando presentare domanda.
Congedo parentale Covid 2022 INPS: come richiederlo, istruzioni per come chiederlo
Come presentare domanda all’INPS per ottenere il congedo parentale Covid fino a Marzo 2022? Innanzitutto, la richiesta può essere presentata, come si è detto, esclusivamente online.
L’INPS, con il messaggio 8 gennaio 2022, n. 74, ha comunicato la proroga della misura sino al 31 marzo 2022. Possono dare il via alla procedura per la presentazione delle domande i genitori lavoratrici e lavoratori autonomi e quelli iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata.
Come presentare richiesta? Come riportato sul sito INPS, la domanda può essere presentata solo online, attraverso uno tra questi canali telematici:
- il portale web dell’Istituto; in particolare, nella sezione del servizio Maternità e congedi parentali lavoratori dipendenti, autonomi, Gestione Separata;
- tramite Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento);
- attraverso gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Grazie al beneficio statale, i lavoratori potranno occuparsi dei figli minori di 14 anni che sono costretti a casa per cause concatenate alla pandemia. Tra queste:
- i figli minori di 14 anni affetti da Covid-19;
- figli minori di 14 anni in quarantena da contatto o con attività didattica/educativa in presenza sospesa;
- i figli con disabilità in situazione di gravità accertata, senza limiti di età e indipendentemente dalla convivenza.
Domanda congedo covid: come farla, scadenza e date
Il provvedimento può essere davvero utile per i lavoratori che non possono lavorare normalmente in smart working. Con la riapertura delle scuole, con annessa infinite nuove regole che spesso costringono gli studenti in DAD per contatti con positivi, i genitori lavoratori vivono grandi difficoltà.
Proprio come lo stato di emergenza, la misura, in scadenza per il 31 dicembre 2021, è stata prorogata sino al 21 marzo 2022. In questo modo possono richiedere il congedo parentale Covid i lavoratori genitori di figli disabili o di minori di 14 anni obbligati a stare a casa da scuola.
Come abbiamo già visto, la domanda è attiva nel portale dell’INPS. Deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Ci sono tre modalità per richiederla:
- Attraverso il portale web dell’Istituto www.inps.it. Cliccare nell’ambito dei servizi per presentare le domande di “Maternità e congedi parentali lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata”. Vi si può accedere facilmente se si posseggono le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). In alternativa, la Carta di identità elettronica (CIE). O la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
- Tramite il Contact center integrato: si deve telefonare al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
- Attraverso gli Istituti di Patronato (servizio gratuito).
Pagamento congedo parentale covid: chi può richiederlo e modalità
A quanto ammonta il pagamento del congedo parentale INPS covid-19, quanto spetta ai genitori lavoratori?
Come stabilisce l’Istituto, nel periodo di permesso, i genitori percepiranno il 50% della retribuzione o del reddito. Questo viene stabilito a seconda della categoria lavorativa di appartenenza del genitore richiedente. E saranno coperti da contribuzione figurativa.
Chi ha figli tra i 14 e i 16 anni può richiedere il congedo, tuttavia non sarà corrisposta alcuna retribuzione né contributi figurativi. Questo “permesso” va richiesto, nel caso, direttamente al datore di lavoro e non all’INPS. Ciò avviene poiché la legge in Italia stabilisce che un minore, dai 14 anni in su, può essere lasciato a casa senza la tutela di un maggiorenne.
Chi, invece, non può richiedere affatto il congedo? Ricordiamo, infatti, che vi sono alcuni casi in cui non è possibile richiederlo. Ad esempio:
- non può essere fruito se l’altro genitore convivente con il minore è disoccupato;
- non può essere richiesto qualora l’altro genitore, convivente con il minore, non svolgesse alcuna attività lavorativa e fruisca di strumenti a sostegno del reddito;
- è impossibile da ottenere se uno dei genitori conviventi è in modalità lavorativa in modalità agile (smart working) durante i giorni di richiesta del congedo;
- non è compatibile con le giornate di pausa contrattuale dell’altro genitore;
- non può essere richiesto negli stessi giorni da entrambi i genitori, ma solo in modalità alternata tra gli stessi.