>
  • Pasquino
  • De Luca
  • Andreotti
  • Romano
  • Napolitani
  • Falco
  • De Leo
  • Santaniello
  • Alemanno
  • Cacciatore
  • Valorzi
  • Ward
  • Paleari
  • de Durante
  • Rinaldi
  • Quarta
  • Boschetti
  • Miraglia
  • Buzzatti
  • Casciello
  • Ferrante
  • Algeri
  • Bonetti
  • Gelisio
  • di Geso
  • Tassone
  • Califano
  • Cocchi
  • Antonucci
  • Romano
  • Leone
  • Coniglio
  • Rossetto
  • Bruzzone
  • Gnudi
  • Bonanni
  • Barnaba
  • Mazzone
  • Crepet
  • Baietti
  • Quaglia
  • Scorza
  • Liguori
  • Dalia
  • Grassotti
  • Meoli
  • Chelini
  • Carfagna
  • Catizone

Vishing: significato, cos’è e come evitare di essere truffati

Flavia de Durante 14 Febbraio 2022
F. d. D.
18/12/2024

Qual è il significato di vishing, che vuol dire e definizione di questa truffa, come evitarla e come ottenere il rimborso: le differenze col phishing e la responsabilità della banca.

Cos’è il vishing, qual è il significato della truffa telefonica e come ottenere un rimborso?

Basta lo squillo del cellulare per cadere in una trappola ideata per truffare chi risponde. E’ una nuova forma di frode telefonica, come funziona il Vishing, definizione e significato ci aiuteranno a capire anche come ottenere il rimborso. Ma analizziamo per prima cosa la dinamica che muove questo tipo di truffa telefonica.

Il truffatore, attraverso l’ingannevole telefonata, ha come crudele scopo quello di appropriarsi di informazioni private delle “vittime”. Il termine è stato coniato grazie all’unione di due parole inglese: “voice”, voce, appunto perché il mezzo attraverso cui si struttura l’intera truffa è una telefonata. E “phishing”, ossia il fenomeno di frode più noto, che si basa su uno scambio di mail.

La truffa colpisce specialmente persone inesperte, ingenue o meno pratiche con le regolamentazioni degli istituti bancari. Di fatti, il tutto parte da una chiamata da parte di una persona che, solitamente, si presenta come un operatore di call-center. Da lì, attraverso la persuasione tipica delle tecniche di Social Engineering, il truffatore tenta di impadronirsi dei dati personali della vittima. Come numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking.  L’obiettivo finale è, dunque, rubare dei soldi. Il fenomeno si sta diffondendo sempre più in Italia, e capire come evitare di essere truffati, può evitare spiacevoli conseguenze.

Vediamo nel dettaglio cos’è il vishing, come funziona, la definizione di questa truffa e come prevenire e difendersi, anche per ottenere rimborsi. A spiegarci nel dettaglio questi aspetti, l‘avvocato civilista Stefano Rinaldi.

Significato di Vishing: cos’è e differenza con phishing e smishing, fenomeni di truffa online

Per spiegare il significato e analizzare come funziona il vishing, vediamo anche le differenze con “phishing” e “smishing”, altri due fenomeni di truffa. In tutti e tre i casi, si sfrutta il Social Engineering. Cos’è? Un termine che indica le tecniche psicologiche usate dai truffatori intenzionati ad indurre una persona a fare qualcosa che non si dovrebbe fare. Ad esempio, come nel caso di queste truffe, fare clic su una mail o consegnare dati personali a sconosciuti persuasivi.

  • Partiamo della truffa del finto operatore bancario, Vishing, che vuol dire e significato. Come abbiamo visto, si basa su una frode telefonica. Nella quale il truffatore tenta abilmente di impadronirsi del denaro o dei dati relativi al conto bancario della vittima. Sul display del malcapitato appare il numero della banca o di un call center. Chi parla si finge un operatore e segnala anomalie o problematiche relative, solitamente, alla carta di credito. A quel punto, il falso operatore chiede di attivare le «procedure di sicurezza». E’ molto frequente che vengano richiesti dati personali quali, ad esempio, pin e password per accedere alle carte.
  • Per “pishing”, invece, si intende una frode informatica effettuata attraverso lo scambio di email.
  • Si chiama “smishing” la pratica di truffa compiuta attraverso l’invio di un messaggio che spesso afferma di provenire dalla propria banca. Anche in questo caso, vengono chieste informazioni finanziarie o personali.

Insieme, questi tre metodi di frode, hanno colpito più di 241.000 vittime. Per oltre 54 milioni di dollari solo nel 2020.

Evitare un tentativo di vishing è piuttosto difficile perché molto spesso veniamo colti di sorpresa. E, il più delle volte, preoccupati dal rischio di perdere il proprio denaro o sicuri della bontà dell’identità del chiamante. Poiché il numero da cui siamo chiamati è lo stesso o è molto simile a quello della nostra banca, cerchiamo di collaborare con l’interlocutore. Che appare essere uno zelante operatore.”– Ci dice l’Avv. Rinaldi.-

Vishing definizione e significato: come agiscono i truffatori

Una volta chiarito cos’è e la definizione del termine, chiediamo all’Avvocato come funziona il reato di vishing, truffa da finto operatore bancario. Come agiscono esattamente i truffatori?

“I  truffatori abitualmente spaventano le persone rappresentando un grave rischio per la sicurezza dei loro risparmi. Magari a causa di problemi all’internet banking dell’istituto di credito. Questi malfattori si fingono quindi impiegati della banca incaricati di cambiare i codici di accesso. O di svolgere altre operazioni sulle carte di credito che richiedono l’utilizzo dei codici riservati.” – Chiarisce l’Avvocato.-

“Le fattispecie più frequenti sono quelle in cui il correntista viene avvertito di una perdita di dati. Tra i quali potrebbero essere ricompresi i codici personali dell’utente. Oppure la segnalazione di movimentazioni “sospette” eseguite online con la carta di credito. Che “richiedono un’immediata modifica dei pin personali”.- Fa sapere.-

“Dopo aver convinto l’ignaro correntista, essi lo convincono a modificarli insieme. E, una volta ottenuti i codici reali, cominciano a sottrarre il denaro. Assai di frequente senza nemmeno che questi se ne accorga. Se non quando l’ammanco ha raggiunto somme considerevoli.”

Come evitare di essere truffati e prevenire le truffe da vishing

La truffa sembra essere dietro l’angolo per chiunque. Anche per le persone più attente! Esiste un modo per evitare di essere truffati?

“Per evitare di cadere vittime di questi fenomeni, dobbiamo intanto prestare la massima attenzione nei confronti di tutti coloro che ci chiamano. Magari senza nemmeno qualificarsi con il proprio nome o con un codice operatore! E che, dopo un rapido preambolo, ci chiedono di ripetere i codici personali. O i pin delle carte elettroniche.”- Mette in guardia l’Avvocato.-

“È fondamentale ricordare che nessun istituto di credito chiede mai i codici di accesso ai clienti. Perché tali dati segreti vengono comunicati al cliente solo attraverso modalità, dirette e strettamente riservate, tra la sede della banca e il correntista.”- Puntualizza.

“Perciò, non verranno mai richiesti da un vero operatore bancario. Se qualcuno cerca di scoprirli, nella quasi totalità dei casi, vi troverete in presenza di un’azione di vishing!”

“A mio avviso, è molto importante l’attivazione di tutti quei sistemi di alert predisposti dalle banche. Ad esempio, l’invio di un SMS dopo ogni transazione con le carte di credito. O con il bancomat. Perché, in questo modo, l’utente è in grado di riconoscere immediatamente un’operazione fraudolente. Potendo, quindi, avvisare la banca quasi in tempo reale. E interrompere l’operatività, limitare i danni alla sola prima o seconda transazione illecita.”

Rimborso per vishing: come chiederlo e quando è possibile

Ipotizziamo un caso. Sono stato truffato, come posso procedere, quali sono le responsabilità della banca e come posso richiedere un rimborso per il reato di vishing?

“Nel caso in cui una persona realizzi di essere stato oggetto di questa truffa, deve immediatamente contattare il proprio istituto di credito. In modo da interrompere i prelievi illegittimi da parte dei criminali. La velocità e la prontezza con cui il correntista avverte la propria banca e denuncia agli organi di pubblica sicurezza i fatti accaduti, è anche fondamentale per evitare il sospetto, da parte dell’istituto di credito, che, in qualche modo, il correntista possa essere complice di coloro che gli sottraggono le somme. In tal modo dimostrando il rispetto degli obblighi di trasparenza e di collaborazione previsti da tutti i contratti di conto corrente.”- Spiega il legale.-

“Sul fronte dei rimborsi, purtroppo, attualmente non esiste alcuna norma che obblighi l’istituto bancario a restituire le somme estorte all’esito di un’azione di frode. Infatti, a meno che non sia presente un’assicurazione a garanzia del credito, le banche, nella maggioranza dei casi negano, in prima istanza, il rimborso. Obbligando il correntista ad avviare, a propria cura, un lungo e complicato percorso di recupero.”- Ammette Stefano Rinaldi.-

“La prima strada possibile, in caso di diniego al rimborso e dopo la denuncia alle autorità di polizia, consiste nell’avvio di una procedura dinanzi all’Arbitro Bancario Finanziario. Un ente di risoluzione alternativa delle controversie (ADR). Specificamente istituito per risolvere i conflitti tra gli istituti di credito e i propri clienti. In relazione ai servizi bancari.”

“In una buona parte dei casi, l’arbitro bancario riconoscerà il diritto del correntista. A meno che non ne vengano dimostrate il “dolo o la colpa grave” nell’adempimento degli obblighi previsti dal contratto in essere con la banca. Ex multis, ABF 396/2020 Collegio di Roma. E obbligherà la  banca alla restituzione di tutte le somme sottratte indebitamente.”

“Qualora, invece, dinanzi all’arbitro bancario, il cliente non dovesse ottenere il rimborso richiesto, egli non avrà altra scelta se non quella di intraprendere un percorso giudiziario di fronte all’autorità territorialmente competente. Che, nel caso di correntista  persona fisica, sarà sempre quella della residenza del cliente.”

“Nel processo civile, il consumatore, nella sua qualità di attore processuale, avrà l’onere di provare in modo rigoroso la propria buona fede. La propria estraneità alla condotta criminale e la massima tempestività nella denuncia. Sia al proprio istituto di credito sia all’autorità pubblica. Al fine di non vedersi negato, pure in quella sede il diritto al risarcimento.”

“E, in caso di sconfitta, potrebbe dover pagare alla banca pure le spese processuali!”- Afferma, concludendo, l’Avvocato.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto