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Chi è Donatella Di Cesare: età, marito, figli, vita privata e cv

L. L.
24/11/2024

Filosofa all'università La Sapienza, chi è Donatella Di Cesare oggi: biografia, curriculum, età, famiglia, marito, figli e vita privata dell'opinionista a Piazza Pulita.

Foto per capire chi è Donatella Di Cesare

Foto per capire chi è Donatella Di Cesare

Fa parte del comitato scientifico della Internationale Wittgenstein-Gesellschaft e dei «Wittgenstein-Studien». É membro dell’Associazione Italiana Walter Benjamin.

Dal 2011 al 2015 è stata vicepresidente della Martin Heidegger-Gesellschaft e dal 2016 dirige la collana «Filosofia per il XXI secolo» per la casa editrice Mimesis.

Come professionista filosofa dall’Università La Sapienza di Roma, è spesso ospite al programma Piazza Pulita di Corrado Formigli.

Ma a parlarci di lei non sarà solo il suo curriculum e articoli, Donatella Di Cesare chi è oggi, quanti anni ha, dove vive, quali sono le sue origini, marito e figli, sarà lei stessa a raccontarcelo in questa intervista.

Chi è Donatella Di Cesare: curriculum, età, altezza, origini, marito, figli, vita privata della filosofa

Per mettere a fuoco la sua vita privata e sapere davvero chi è Donatella Di Cesare, CV, LinkedIn, Instagram, Facebook e Twitter ci aiuteranno innanzitutto a conoscere età, origini, dove vive, peso, altezza, marito, famiglia, figli e tutto quello che c’è da sapere sul suo conto.

Nasce a Roma il 29 aprile 1956 sotto il segno zodiacale del Toro. É alta 162 cm e pesa 56 kg.

Del suo fisico la stessa filosofa ci dice: “Non sono mai stata particolarmente interessata al mio aspetto fisico. E comunque ho un ottimo rapporto. Mi piace camminare, quando ho tempo.”

Ha un CV di grande spessore, nonostante tutti i successi lavorativi, ha ancora un sogno nel cassetto. “Ho tantissimi sogni. Molti si sono realizzati. Purtroppo in questo periodo non è facile sognare, perché i nostri sogni con questa guerra sono piuttosto diventati incubi.”

Il suo profilo Instagram è seguito da 1708 followers, attualmente. Condivide post riguardanti l’attualità, suoi articoli e consigli di lettura. Ha anche un profilo Twitter dove è seguita da più di 12 mila followers.

La famiglia di Donatella Di Cesare è di umili origini. “Purtroppo i miei genitori non mi hanno mai sostenuto nelle mie scelte. – Ci fa sapere – Ma non gliene faccio una colpa. Vengo da una famiglia disagiata; sembrava già tanto poter studiare. Vivevamo alla periferia di Roma.” – continua la nostra intervistata raccontandoci a proposito della sua formazione- “Il mio maestro nell’ultimo anno è stato Gianni Rodari. Lui diceva che sarei stata una scrittrice.”

Per quanto riguarda la vita sentimentale, la filosofa e saggista ci ha confidato che vive da sola da molto tempo ed è stata sposata due volte.

Formazione, titoli di studio e CV della filosofa Di Cesare

A parlarci di lei è certamente il suo notevole curriculum, Donatella Di Cesare chi è lo raccontano le sue esperienze professionali e soprattutto i suoi articoli, come lei stessa ci dice nell’intervista.

Come si è avvicinata al mondo della filosofia? Sin dal liceo ho amato la filosofia e non avrei saputo vivere senza. Ho un dottorato in filosofia che ho conseguito all’Università di Tubinga.”

Sappiamo infatti che si è perfezionata soprattutto in Germania, prima all’Università di Tubinga, poi a quella di Heidelberg, dove è stata allieva di Hans-Georg Gadamer. Si è occupata di fenomenologia ed ermeneutica filosofica, di cui ha offerto una visione vicina al decostruzionismo di Jacques Derrida.

In seguito si è occupata delle responsabilità della filosofia verso l’olocausto, della condizione umana sottoposta alla violenza estrema. Del terrore nell’età della globalizzazione. Del tema della sovranità, degli interrogativi filosofico-politici sull’estraneità e sul mito dell’identità.

Dal 2018 è membro del consiglio scientifico e strategico del CIR Onlu (Consiglio Italiano per i Rifugiati). Ha collaborato con diversi giornali e riviste tra cui «L’Espresso», «il Manifesto», «La Stampa», ad oggi scrive su «Il  Fatto Quotidiano» e «JacobinItalia».

Dalla formazione all’ideologia, chi è Donatella Di Cesare politica

La politica ha sempre fatto parte della vita privata della filosofa, sin da piccola, dai primi anni di scuola. “All’ultima classe delle elementari, alla scuola Piccinini, ci eravamo organizzati per fare un giornalino scolastico. Io andai a intervistare gli operai della fabbrica Fiorentini che era lì accanto. Volevo sapere in che condizioni lavorassero, quanto fosse dura la loro fatica.

É vissuta negli anni Settanta e ci racconta: Per me sono stati anni decisivi e sono grata per questo. È stata una grande epoca storica in cui si sperava insieme, si condivideva la vita”.

Della politica ci dice: “La politica fa parte del mio pensiero e della mia esistenza. Ma non mi sento in nessun modo rappresentata. La sinistra in cui mi riconosco è una parte viva e importante di questo paese, fatta di giovani, di donne, di lavoratori, di immigrati. Ma purtroppo non ha voce nello spazio pubblico. Dovrebbe dire anzitutto “no alle armi”. E dovrebbe richiamare l’Unione Europea all’impegno per cui si è costituita: la pace.

Interventi e articoli di, Donatella Di Cesare chi è oggi in tv

Dal dottorato in filosofia sino alla cattedra ordinaria di filosofia teoretica presso l’Università “La Sapienza”, chi è Donatella Di Cesare, oltre al suo CV ce lo raccontano i suoi articoli e i suoi interventi come opinionista in TV.

É stata in diversi programmi televisivi come PiazzaPulita, Carta Bianca, L’Aria che tira. “I miei interventi sono stati anche molto appoggiati e condivisi. Mi scrive tantissima gente che la pensa allo stesso modo.”

Il suo ultimo libro è uscito da Bollati Boringhieri e si intitola Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo è una nuova edizione di un libro uscito anni fa e il penultimo è quello per Einaudi Il complotto al potere.

I suoi articoli e opere sono molteplici, ma come nasce l’idea di scrivere su un determinato argomento rispetto ad un altro?

“Il filo conduttore del mio pensiero è il rapporto con l’altro. Perciò ho scritto molto sul tema della migrazione e dei rifugiati. Mi sono occupata a più riprese della questione della violenza che distrugge il rapporto con l’altro e mina la comunità. Mi ha impressionato la deriva complottistica e negazionista di questi ultimi anni, due fenomeni che sono la spia del nostro disorientamento, della nostra solitudine, della difficoltà di interpretare insieme quel che avviene.

Ma non scrive solo libri. “Posso scrivere anche saggi accademici, e lo faccio. Ma credo che in questo momento soprattutto, sia necessario il pensiero e perciò ritengo che sia un dovere dei filosofi intervenire nella polis, nella città.”

Anagrafica Principale
Nasce a Roma il 29 aprile 1956 sotto il segno zodiacale del Toro. É alta 162 cm e pesa 56 kg. Si forma presso l’Università di Tubinga. Filosofa, saggista, editorialista e professoressa ordinaria di filosofia teoretica presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Parte del comitato scientifico della Internationale Wittgenstein-Gesellschaft e dei «Wittgenstein-Studien». É membro dell’Associazione Italiana Walter Benjamin. Dal 2011 al 2015 vicepresidente della Martin Heidegger-Gesellschaft. Dal 2016 dirige la collana «Filosofia per il XXI secolo» per la casa editrice Mimesis. Dal 2018 è membro del consiglio scientifico e strategico del CIR.
Nome e CognomeDonatella Di Cesare
Data di nascita29/04/1956
Luogo di nascitaRoma
Professionefilosofa, editorialista, professoressa universitaria
Breve BiografiaNasce a Roma il 29 aprile 1956 sotto il segno zodiacale del Toro. É alta 162 cm e pesa 56 kg. Si forma presso l’Università di Tubinga. Filosofa, saggista, editorialista e professoressa ordinaria di filosofia teoretica presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Parte del comitato scientifico della Internationale Wittgenstein-Gesellschaft e dei «Wittgenstein-Studien». É membro dell’Associazione Italiana Walter Benjamin. Dal 2011 al 2015 vicepresidente della Martin Heidegger-Gesellschaft. Dal 2016 dirige la collana «Filosofia per il XXI secolo» per la casa editrice Mimesis. Dal 2018 è membro del consiglio scientifico e strategico del CIR.
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Letizia Liguori Sono una studentessa di Lettere Moderne. Ho scelto questa facoltà per la mia passione più grande: la scrittura. Credo nel potere delle parole per cambiare il mondo, perché queste hanno una forza innata. Nel corso della mia vita, la scrittura è stata uno strumento di evasione: mi ha consolato nei momenti difficili e aiutato quando necessitavo di un consiglio. Maturando ho capito la sua importanza: raccontare idee che smuovano le coscienze. Le mie giornate da adolescente sono state influenzate dalle storie dei deboli di De Andrè, della poesia fatta canzone di Guccini, dal cinema con regia cristallina di Sorrentino e dalla lettura dei classici. Grazie alla lettura riesco ad allontanarmi dalla realtà presente ricercando un altrove nelle epoche passate. Credo che le parole siano un mezzo importante per conoscere sé stessi e gli altri, i vocaboli sono sempre stati la mia difesa, la mia ancora di salvezza. Il mio obiettivo è quello di impiegarli per rendere edotto ed informato il lettore lasciandogli una traccia, un punto di vista, seppur rivolto ad un unico e singolo individuo. Leggi tutto
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