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Fine stato di emergenza 31 marzo 2022: cosa comporta e cosa cambia

Martina Sapio 3 Marzo 2022
M. S.
21/11/2024

Dal 31 marzo 2021, fine dello stato di emergenza covid in Italia: ecco cosa cambia con zona gialla, arancione e rossa, mascherine, green pass e scuola.

E’ ufficiale, c’è la fine dello stato di emergenza il 31 marzo 2022. Dopo una pandemia durata due anni ed un periodo emergenziale altrettanto lungo, finalmente il Governo ne decreta la fine. Mario Draghi, in un discorso in parlamento, ha annunciato che il piano decadrà a partire dal mese prossimo. La fine dello stato di emergenza in Italia è una rivoluzione, e sembra suggerire che il covid possa dirsi finalmente sotto controllo.

Ma cosa cambia con la fine del periodo emergenziale per smart working, scuola, negozi e ristoranti? I dettagli sono ancora da stabilire. Sicuramente l’esecutivo promulgherà nuove leggi nei prossimi mesi per decidere le modalità attuative. I punti più importanti al momento sono l’obbligo di green pass, l’obbligo di mascherine, e le regole previste per scuola e lavoro.

Si tratterà di una grande pulizia di norme, considerando l’immensa quantità di regole accumulatesi in questi anni. Solo per fare alcuni esempi, ci sono da eliminare le varie leggi previste per l’obbligo di green pass per accedere in alcuni luoghi. Allo stesso modo, bisognerà tener conto delle diverse normative regionali sull’obbligo di mascherina. La Campania, per esempio, resta sulla linea rigida delle mascherine obbligatorie anche all’aperto.

In ogni caso, anche in assenza di specifiche leggi, è possibile tracciare a grandi linee quali sono i cambiamenti che ci attendono.

Fine stato di emergenza dal 31 marzo 2022: mascherine, smart working e green pass

Ma cosa cambia con la fine dello stato di emergenza covid? Per iniziare, niente più divisioni in colori tra regioni. Saranno eliminate le differenze tra zone bianche, gialle, arancioni e rosse. Questo significa anche niente più limitazioni per gli spostamenti tra regioni. In ogni caso, sarà comunque possibile istituire speciali zone rosse per focolai di covid particolarmente importanti.

Ma una delle tematiche più importanti è quella della certificazione verde. Per quanto riguarda la fine dello stato di emergenza e green pass, infatti, cambiano drasticamente le regole. E’ necessario però fare una precisazione.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi non ha ancora specificato quali saranno le modalità di eliminazione graduale di quest’obbligo. Sicuramente la certificazione non sarà più necessaria per fiere, sport, feste e spettacoli. Qui quindi si potrà accedere senza aver bisogno né di tampone, né di vaccino.

Per altri campi la situazione è meno chiara, bisognerà aspettare le leggi di attuazione. In ogni caso, l’obiettivo del governo è di eliminare del tutto, progressivamente, l’obbligo di green pass. Questo soprattutto in vista dell’estate, per favorire il turismo. Non sembra che al momento ci siano indicazioni precise circa la fine dello stato di emergenza e l’obbligo vaccinale. Ci si aspetta che il governo si pronunci presto a riguardo.

Per quanto riguarda le mascherine, invece, queste saranno eliminate per tutte le attività all’aperto. Il Ministro Speranza ha però annunciato che sarà emessa un’ordinanza per mantenerle al chiuso. Dato che, comunque, il covid non è sparito nel nulla.

Per lo smart workinginvece, i poteri straordinari del governo finiranno dopo il 31 marzo 2022. Di conseguenza, si tornerà alla situazione pre-pandemia, e tutto sarà deciso tramite gli accordi tra lavoratore e datore di lavoro.

Cosa cambia dal 31 marzo 2022 a scuola

La fine dello stato di emergenza covid 19 in Italia comporta anche un cambiamento per quanto riguarda le scuole, su più fronti.

Come sappiamo, dall’inizio della pandemia gli istituti scolastici sono stati tra i più colpiti dalle restrizioni. Hanno passato i primi mesi dell’emergenza in DAD (Didattica a distanza), e la situazione in alcune regioni si è prolungata ben più di altre. Gradualmente è stato organizzato un ritorno degli studenti in aula, ma questo è stato interrotto più volte a causa della situazione pandemica.

All’introduzione dei vaccini, la situazione è sembrata migliorare. Ma sono comunque state introdotte nuove norme riguardanti la quarantena in caso di positivo in classe, numerose e confuse. Proposte sono state avanzate circa l’obbligo di green pass per studenti e professori.

Dal 31 marzo 2022 però la situazione cambia. A cambiare saranno le regole sulle mascherine, sul green pass, sulla quarantena per contatti in classe. Cambiano anche le previsioni sull’obbligo vaccinale per studenti e professori. In ogni caso bisogna premettere che queste norme non sono state ancora approvate e sarà necessario un’ulteriore spinta del governo per mettere in chiaro la situazione.

Vediamo quindi nello specifico quali ci si aspetta saranno i cambiamenti nella scuola, e cosa questo comporterà per studenti, professori e genitori.

Cosa comporta la fine dello stato di emergenza a scuola

La fine dello stato di emergenza a scuola porterà numerosi cambiamenti. Come già detto, nulla di tutto questo è stato ancora approvato. Ma si aspettano decisioni del governo a breve.

Innanzitutto, sarà eliminato l’obbligo di mascherine FFP2 in classe. Questo tipo di dispositivi sono oggi necessari anche per la c.d. autosorveglianza, per i soggetti vaccinati con dose booster che sono contatto stretto di positivo. Dunque, dal 1 aprile, non saranno più obbligatorie per gli studenti.

Si programma poi di eliminare il divieto di gite scolastiche e viaggi d’istruzione. Questo pilastro, soprattutto delle scuole superiori, era stato eliminato soprattutto per le difficoltà legate alla possibilità di contagio. Ma non solo: il problema si era posto anche in relazione ad eventuali minori non vaccinati che non sarebbero potuti entrare in luoghi dove era obbligatorio il super green pass. Da aprile, quindi, le scuole potranno di nuovo organizzare questi viaggi.

Cambiano anche le regole della quarantena per i contatti in classe. Saranno infatti eliminate le c.d. quarantene da contatto, cioè quelle regole che impongono agli studenti con un certo numero di positivi in classe di seguire in DAD. Come ha affermato lo stesso Premier Draghi, infatti, “Le scuole resteranno sempre aperte per tutti.”

© Riproduzione Riservata
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Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto