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Bonus acqua potabile 2022: come funziona, quando richiederlo e scadenza

Flavia de Durante 20 Aprile 2022
F. d. D.
23/11/2024

Novità sul bonus acqua potabile 2022: come richiederlo, a chi spetta, importo e come ottenerlo, tutte le informazioni, dai requisiti alle scadenze.

Innanzitutto, partiamo da cos’è il bonus acqua potabile, requisiti importo da chiedere sono, infatti, ben definiti dall’Agenzia delle entrate. L’agevolazione  consiste in un credito di imposta pari al 50% della spesa per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica.

Per sapere come richiedere il bonus acqua potabile, Agenzia delle Entrate, nella pagina dedicata, spiega passo passo la procedura. La somma è erogabile, per le persone fisiche, per le spese fino a un massimo di 1.000 euro sostenute, tra il 1° gennaio 2021 del 31 dicembre 2023, per ciascun immobile.

Il bonus è stato effettivamente prorogato al 2023 con la Legge di Bilancio 2022. Di fatti, inizialmente, la misura era stata introdotta esclusivamente per il biennio 2021-2022.

Ad ogni modo, per chi fosse interessato, dal 1° al 28 febbraio 2022 è possibile presentare domanda per le spese sostenute nel 2021. Mentre la domanda di bonus per le spese sostenute nel 2022 dovrà essere inviata direttamente dal 1° al 28 febbraio 2023.

Come funziona il bonus acqua potabile 2022: requisiti, a chi spetta e come richiederlo

Tra le diverse agevolazioni statali previste per quest’anno, arriva anche un rimborso utile per il sistema di purificazione dell’acqua. Cos’è il bonus acqua potabile 2022 a chi spetta e come richiederlo all’Agenzia delle entrate, lo chiariamo subito. Si tratta un aiuto economico per chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa. L’agevolazione è rivolta anche a chi possiede un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale; nonché in un ente del terzo settore o religioso.

Si tratta, in sostanza, di un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi che hanno come scopo il miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano. Questi sistemi possono essere filtri, depuratori o gasatori.

Chiaramente, l’obiettivo è ridurre il consumo dei contenitori di plastica per l’acqua potabile.

L’agevolazione è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178). Nei fatti, tuttavia, è diventata operativa dal 17 giugno 2021. Poi, come anticipato, la misura è stata prorogata in Legge di Bilancio 2022 per tutto l’anno.

Per il rimborso del bonus idrico l‘Agenzia delle Entrate è l’ente da consultare. Gestisce infatti l’erogazione dell’i criteri e le modalità di fruizione del beneficio.

Chi può richiederlo? Come vedremo a breve, il bonus è esteso quasi a tutti: persone fisiche, soggetti esercenti in arti; professioni o attività di impresa ed enti non commerciali; enti religiosi civilmente riconosciuti, quelli del terzo settore.

A quanto ammonta il contributo per acqua e a chi spetta

Quali sono le istruzioni previste dall’Agenzia delle Entrate per il bonus acqua potabile, chi ne ha diritto e in che modo? Come abbiamo sottolineato, possono fare richiesta per l’agevolazione:

  • Persone fisiche;
  • Soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa;
  • Enti non commerciali, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e gli enti del terzo settore.

I cittadini possono ottenere un buono fino a 500 euro per la spesa sostenuta. Il credito di imposta del 50% è erogabile, per le persone fisiche, per le spese fino a un massimo di 1.000 euro sostenute. Questo, chiaramente, tra il 1° gennaio 2021 del 31 dicembre 2022.

E nel caso di attività istituzionali, commerciali, professioni, arti, attività di impresa, enti non commerciali, del terzo settore o religiosi? Per queste categorie l’importo massimo su cui si calcola il credito d’imposta è pari a 5.000 euro per ogni immobile.

Tuttavia, attenzione ai calcoli. Il tetto di spesa massimo previsto nella Legge di Bilancio per concedere l’agevolazione è pari a 5 milioni l’anno, per i prossimi tre anni. Per questo motivo, dunque, non è detto che tutti i beneficiari abbiano diritto all’intero 50% di rimborso.

L’Agenzia delle Entrate calcolerà l’importo del credito d’imposta analizzando il numero di domande presentate, valide per ottenere il bonus. Se nel totale si dovesse superare il limite di 5 milioni per il 2021, allora la percentuale di bonus destinata ai singoli beneficiari potrebbe abbassarsi.

Scadenza acqua potabile: come ed entro quando richiederlo

Come presentare domanda per richiedere il bonus acqua potabile 2022 e dove? Per farlo, è necessario comunicare le spese sostenute, documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale, in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito, all’Agenzia delle Entrate. Tutte le spese si comunicano inviando il modulo di domanda all’Ente.

E le scadenze bonus acqua potabile 2022, quali sono? La comunicazione va inviata solo per via telematica, tra il 1° e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenuti i costi per l’installazione di impianti. Dove possono essere inviati i documenti?

  • tramite l’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

La richiesta di bonus può essere presentata direttamente dal beneficiario o da un intermediario. Una volta inviata la comunicazione, il richiedente riceve, entro 5-10 giorni, una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda.

Le spese devono essere testimoniate attraverso un pagamento tramite circuiti bancari/postali controllabili, non attraverso contante. Il bonus può essere utilizzato in compensazione con F24 per imprese, attività o enti del terzo settore. Invece, per le persone fisiche, il bonus può rientrare nella dichiarazione dei redditi riferiti all’anno della spesa; o in quella degli anni successivi, fino a che non sarà utilizzato completamente.

© Riproduzione Riservata
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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto