Cos’è il bonus baby sitter, come richiederlo e a chi spetta? L’agevolazione statale consiste in un contributo per il pagamento di baby sitter, rivolto alle famiglie italiane, da utilizzare in alternativa del congedo parentale straordinario.
Il buono funziona come un voucher digitale ed è erogato dall’INPS. Può essere utilizzato per pagare un servizio domestico di baby-sitting, seguendo tutte le disposizioni previste per l’accesso e rispettando i requisiti.
L’agevolazione nasce nel passato recente, in forma sperimentale prima del coronavirus; ad oggi, però, è stata ufficialmente applicata: dapprima come misura di emergenza nel corso della pandemia da Covid; poi come proroga della stessa, a seguito del termine dello stato di emergenza, tramite l‘assegno unico universale.
L’obiettivo della misura in principio era, chiaramente, quello di aiutare le famiglie a gestire le chiusure di scuole e centri educativi a causa dell’emergenza sanitaria. Ma nel 2022 come si può richiedere il bonus baby sitter e centri estivi, a chi spetta e come funziona?
Bonus baby sitter e centri estivi 2022: requisiti, a chi spetta, come richiederlo e come funziona
Abbiamo già anticipato cos’è il contributo per baby sitter (o babysitting), misura introdotta dal decreto Cura Italia per fronteggiare la sospensione dei servizi educativi e delle attività didattiche nelle scuole a causa del Covid. Ma come funziona oggi?
Il buono, da usare in alternativa al congedo parentale straordinario, è stata “prorogato” e modificato anche per 2022. Una prima reale proroga c’era stata sino ad Aprile 2021: il Governo Draghi l’aveva resa disponibile quasi per tutti.
Tuttavia, non si tratta di una proroga effettiva: il bonus in questione continuerà ad esistere ma verrà “assorbito” da un’altra misura: l’introduzione dell’assegno unico e universale dal 1° gennaio 2022 – con i primi pagamenti da metà marzo 2022 – ha infatti modificato il panorama dei bonus famiglia (tra cui l’agevolazione baby sitting).
Tuttavia, sembra che anche nel 2022 alcune persone potranno comunque usufruire del bonus tate: l’intervento governativo è stato necessario, in risposta alla crescente domanda legata all’attuale crisi economica, aumento dei prezzi, caro benzina.
A chi spetta il bonus baby sitter 2022, requisiti specifici deve possederne perchè l’assegno è previsto solo per delle specifiche categorie lavorative: dai normali lavoratori dipendenti, fino ai collaboratori (ovvero ai lavoratori con contratto da co.co.co), purché iscritti alla Gestione Separata INPS. Ancora, i requisiti sono previsti anche per i lavoratori autonomi e i lavoratori presso strutture sanitarie.
A quanto ammonta, qual è il valore del buono? Si compone di una serie di voucher telematici del valore di 10 euro cadauno per il pagamento di tate e baby sitter. Si deve sempre trattare di un servizio di baby-sitting “riconosciuto”, ad esempio attraverso un contratto di lavoro regolare; in caso non si possedesse tale requisito, non si potrà beneficiare di questo bonus.
Il valore del voucher può arrivare a 1.200 euro (fino a 2.000 euro per i sanitari e le forze dell’ordine). Ma la cosa più importante, da sottolineare, è che questa volta è dedicato solo a chi non ha usufruito del precedente bonus da 600 euro (1.000 euro per sanitari e forze dell’ordine).
Come fare domanda per il voucher INPS baby sitting
Come fare domanda del bonus baby sitter, come richiederlo tramite l’erogazione dell’assegno unico universale? Questi voucher INPS possono essere erogati esclusivamente attraverso il portale del sito ufficiale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. A questo si può arrivare solo tramite accesso online, utilizzando uno dei seguenti strumenti di identificazione:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale),
- CIE (Carta d’Identità Elettronica),
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Inoltre, ricordiamo che si può richiedere il bonus anche attraverso i call center, utilizzando uno dei seguenti numeri:
- 803.164 (numero verde gratuito)
- 06.164.164 (numero a pagamento).
Altrimenti si può richiedere presso un ufficio del patronato locale: questo è presente in tutti i comuni a medio-alta densità abitativa; nonché presso le province.
Date bonus baby sitter sitting e centri estivi 2022 e scadenze
Come abbiamo visto, nel corso della pandemia è stato possibile ottenere un contributo da 600 euro una tantum, da 1.200 euro oppure da 100 euro a settimana. Non solo: per l’estate era possibile richiedere il bonus centri estivi all’INPS.
Si può infatti utilizzare il bonus baby sitting (nel 2022 tramite assegno unico universale) anche per iscrivere i figli ai centri estivi (figli fino a 14 anni). In questo caso parliamo di un sussidio utile ai genitori per il pagamento delle spese relative all’iscrizione del bambino ad attività ludico ricreative, centri estivi o attività similari tenute in estate. Ricordiamo che, tuttavia, la misura è incompatibile con il bonus asilo nido 2022.
I requisiti bonus centri estivi, così come per quello del babysitting, sono i seguenti:
- lavoratori autonomi iscritto alla Gestione Separata;
- lavoratori del settore sanitario (pubblico o privato) oppure dei settori della difesa e della sicurezza;
- Genitori con figli minori di 14 anni.