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Chi è Luciana Coluccello: biografia e curriculum della giornalista

L. L.
23/11/2024

Vista a Piazza Pulita, chi è Luciana Coluccello: biografia, cv, età, altezza, peso, fisico, origini, genitori, carriera, fidanzato e vita privata della giornalista.

Foto per capire chi è Luciana Coluccello

Foto per capire chi è Luciana Coluccello

É un’inviata di guerra, giornalista freelance, lo ha scelto perché voleva avere la libertà di decidere autonomamente quanto ha senso restare sul campo.

Ha uno stile documentaristico attraverso video editing, interviste e racconti in diretta, che rende, nonostante la crudezza della guerra e la distanza, la percezione delle emozioni.

Conosciuta al programma di Corrado Formigli, Piazzapulita, Luciana Coluccello chi è oggi come giornalista, data di nascita, origini, vita privata, e sua esperienza in Ucraina, sarà lei stessa a raccontarcelo.

Chi è Luciana Coluccello: biografia, curriculum, età, origini, fidanzato e vita privata della giornalista

Partendo dal suo CV scopriremo chi è Luciana Coluccello, LinkedIn, Instagram, Facebook, e Twitter ci aiuteranno inoltre conoscere età, origini, dove vive, peso, altezza, se ha un fidanzato e famiglia. Ma a raccontarci della sua vita privata ci siamo affidati ad un suo racconto diretto.

Nata a Lecce l’6 dicembre del 1987 sotto il segno zodiacale del Sagittario. É alta 165 cm e pesa circa 48 kg.

Ha origini salentine, precisamente è di Morciano di Leuca. Dice di sé stessa di essere molto testarda, estremamente flessibile, la sua qualità maggiore, ed è anche molto empatica.

I suoi genitori sono sempre stati un sostegno per lei come ci fa sapere. Mi hanno appoggiato in tutte le mie scelte, anche perché non potevano fare altro. Mio padre è venuto a mancare quando avevo 17 anni. É un tasto dolente, ma la sua assenza è forse sempre stata il motivo della mia “fame”, di quell’energia che ti porta a intestardirti su ciò che vuoi veramente senza retrocedere di un passo, perché sai che così facendo – tra mille alti e bassi – alla fine ce la farai, e lui, anche se da lontano, sarà fiero di te.”

Il profilo Instagram di Luciana Coluccello è seguito da oltre 5 mila followers. Nella bio scrive “La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta”. Infatti ci confida che odia le imposizioni ed è una decisionista: “Odio quando mi si chiede di definire la realtà per forza o bianca o nera. In mezzo ci sono miliardi di sfumature e, quindi, io voglio sottrarmi a quella scelta, quando è imposta. Anche perché, d’altro canto, in molte situazioni sono già di mio o bianca o nera, senza possibilità di sfumature, né di diplomazia. Di fronte ad un’ingiustizia, ad esempio, è difficile farmi ragionare: sono “nera”, punto”. – Ci fa sapere la giornalista -.

Per quanto riguarda la sua vita sentimentale e amorosa non è dato sapere se ha un fidanzato, Luciana Coluccello al riguardo, commenta soltanto: “É sempre stato molto difficile per tutti starmi dietro. Posso soltanto dirti questo. Poi, c’è chi mi ha sempre capito, è stato paziente, ed è rimasto (ma magari non era quello giusto per altri mille motivi), e chi sembrava avermi capito, ma alla fine, forse, ha avuto paura”

Formazione e titoli di studio della giornalista Coluccello

Nonostante sia nota per via delle sue apparizioni in programmi tv su La7, come In Onda, e Piazzapulita, Luciana Coluccello chi è oggi come giornalista sono in pochi a saperlo. Cerchiamo di ripercorrere in breve la sua carriera e formazione professionale.

La nostra reporter muove i primi passi nel mondo del giornalismo durante il suo percorso universitario. Infatti, come apprendiamo dal suo profilo Linkedin, la giornalista vanta ben 2 lauree e diversi corsi di formazione, dalla semiotica fin agli studi strategici.

Nel 2006 si iscrive alla Sapienza di Roma e nel 2009 consegue la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione – Scienze e tecnologie della comunicazione – percorso giornalistico.

Inoltre, tra il 2008 e 2009 è in Erasmus presso la “Facultad de Comunicacion y Periodismo” dell’Universidad Pontificia de Salamanca.

La seconda laurea specialistica presso la LUISS in Scienze Politiche Comunicazione Istituzionale e Politica. Qui poi svolge laboratori di giornalismo politico ed economico oltre a collaborare come autrice e speaker con la Radio dell’università.

Ma riguardo la sua tesi ci racconta il retroscena. Il mio titolo iniziale era lunghissimo, e decisamente troppo accademico. Lo propongo al mio relatore, il direttore di Limes Lucio Caracciolo, giornalista brillante e professore anticonvenzionale, rispetto al mondo accademico. Caracciolo prende una penna, sbarra il mio titolo e scrive: “Perché l’Italia è in Afghanistan?”. Quindi, chiede: che ne dici se rispondiamo a questa semplice domanda? Lì per lì, mi ha spiazzato. Ma ho accettato subito, perché ho capito che mi stava trasmettendo le regole fondamentali del nostro lavoro giornalistico: essere asciutti e comprensibili a tutti; arrivare al cuore delle cose in modo chiaro, senza inutili fronzoli”

Questa tesi l’ha poi mandata al Premio Internazionale di Giornalismo Maria Grazia Cutuli, che ha vinto. Il premio consisteva in una somma di denaro ma soprattutto in uno stage nella redazione Esteri del Corriere della Sera.

I suoi modelli professionalmente? Ho dei riferimenti. Il rigore giornalistico di Milena Gabanelli, ad esempio. Il mio primo stage in televisione l’ho fatto a Report, quando ancora c’era lei, nel 2013″ – Dice la reporter –

Da giornalista Luciana Coluccello chi è in tv come inviata dal fronte

Dalla tesi, alla televisione sino alle apparizioni in programmi televisivi come inviata dal fronte, chi è Luciana Coluccello oggi è sicuramente il CV a testimoniarlo. Conosciamola meglio nel ruolo di opinionista tv rispetto ai fatti della guerra in Ucraina.

Sono cresciuta negli studi televisivi”  Racconta la giornalista – “So benissimo come funziona. Attrae lo scontro tra il bianco e il nero. Visto da una zona di guerra, però, a volte è un dibattito surreale. Quando tu per prima vivi in prima persona un determinato evento è veramente difficile vedere delle persone che dal salotto si esprimono mettendone in dubbio la veridicità. Noi reporter conosciamo il luogo, lo viviamo, parliamo con le persone, che sono le nostre fonti dirette, le uniche che possiedono la verità. – Continua la reporter -.

Questo non vuol dire che non ci siano analisti seri che a distanza riescono a darti la misura di quello che succede. Molto spesso il limite del mio lavoro è che si ha un campo molto ristretto. Se io, ad esempio, sto lavorando su Kramatorsk non posso sapere nel dettaglio cosa sta succedendo a Kiev. Un analista serio invece fa bene ad analizzare tutto il materiale e poi cercare di tirarne le fila.” – Dichiara nella nostra intervista la giornalista-.

Il lavoro di giornalista report, Luciana Coluccello chi è in guerra

E’ nata per fare questo lavoro come ci racconta. “É stato tutto piuttosto naturale, spontaneo, quasi non me lo ricordo più. quando ho capito che volevo fare la giornalista. Una base fondamentale è sempre stata la passione per i viaggi, la voglia di imparare continuamente nuove lingue e la curiosità di interfacciarmi con culture diverse. Così, a diciott’anni, mi sono trasferita a Roma per studiare.”

Una cosa è certa, non è facile essere un reporter di guerra, come nel suo caso in Ucraina, Luciana Coluccello così ci racconta delle sue difficolta e paure. “Ho avuto sin da subito la percezione che quello giornalistico non sarebbe stato un percorso semplice. In uno dei corsi che frequentavo, all’università, eravamo in trecento a voler fare questo mestiere. Oggi, forse, di quella classe saremmo in due ad essere diventati giornalisti. Questa professione è cambiata moto rispetto a vent’anni fa: o ci credi e vai fino in fondo, oppure soccombi subito”.

“Se non provassi paura non sarei umana. Un collega tempo fa, mi ha detto: “A Luciana è stato asportato l’istinto di autoconservazione”. Ecco, forse un po’ è vero. A volte in me c’è un pizzico di quella sana incoscienza che mi porta, ad e esempio, a continuare a lavorare anche quando la situazione si fa più pericolosa. Non sottovaluto il rischio, faccio tutte le valutazioni del caso e tengo conto che le situazioni sono imprevedibili”. 

E conclude. “L’inquietudine, il conflitto interno, la ricerca spasmodica di conoscere e portare alla luce la verità. L’esigenza di raccontare e vedere coi miei occhi, la curiosità inarrestabile senza la quale non vivo. Non mi immaginerei a fare nessun altro lavoro.”

Anagrafica Principale
Nata a Lecce 6 dicembre del 1987 sotto il segno zodiacale del Sagittario. Si è formata presso La Sapienza a Roma e nel 2009 consegue la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione -Scienze e tecnologie della comunicazione- percorso giornalistico. La seconda laurea specialistica la consegue presso la LUISS in Scienze Politiche Comunicazione Istituzionale e Politica. É un'inviata di guerra, giornalista freelance. È stata un'inviata sia in Afghanistan che in Ucraina.
Nome e CognomeLuciana Coluccello
Data di nascita06/12/1987
Luogo di nascitaMorciano di Leuca
ProfessioneGiornalista
Breve BiografiaNata a Lecce 6 dicembre del 1987 sotto il segno zodiacale del Sagittario. Si è formata presso La Sapienza a Roma e nel 2009 consegue la Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione -Scienze e tecnologie della comunicazione- percorso giornalistico. La seconda laurea specialistica la consegue presso la LUISS in Scienze Politiche Comunicazione Istituzionale e Politica. É un'inviata di guerra, giornalista freelance. È stata un'inviata sia in Afghanistan che in Ucraina.
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Letizia Liguori Sono una studentessa di Lettere Moderne. Ho scelto questa facoltà per la mia passione più grande: la scrittura. Credo nel potere delle parole per cambiare il mondo, perché queste hanno una forza innata. Nel corso della mia vita, la scrittura è stata uno strumento di evasione: mi ha consolato nei momenti difficili e aiutato quando necessitavo di un consiglio. Maturando ho capito la sua importanza: raccontare idee che smuovano le coscienze. Le mie giornate da adolescente sono state influenzate dalle storie dei deboli di De Andrè, della poesia fatta canzone di Guccini, dal cinema con regia cristallina di Sorrentino e dalla lettura dei classici. Grazie alla lettura riesco ad allontanarmi dalla realtà presente ricercando un altrove nelle epoche passate. Credo che le parole siano un mezzo importante per conoscere sé stessi e gli altri, i vocaboli sono sempre stati la mia difesa, la mia ancora di salvezza. Il mio obiettivo è quello di impiegarli per rendere edotto ed informato il lettore lasciandogli una traccia, un punto di vista, seppur rivolto ad un unico e singolo individuo. Leggi tutto
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