Cos’è il bonus animali domestici 2022 e come funziona? Si tratta di un buono statale che offre la possibilità di detrarre le spese veterinarie al momento della presentazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi.
L’agevolazione è stata confermata per il 2022 in risposta all’esplosione di adozione di cani e gatti domestici durante il lockdown. Oltre alle detrazioni previste su spese veterinarie e alimenti, quest’anno il buono animali domestici è stato strutturato anche per promuovere iniziative a tutela di animali abbandonati e randagi. Si tratta di un grande passo avanti per il nostro paese che, specialmente al meridione, detiene numeri altissimi indicanti il tasso di randagismo.
Ma in cosa consiste l’agevolazione? Il Bonus cani e gatti è, in sostanza, una detrazione fiscale del 19%, fino a una spesa massima di 550 euro. La richiesta deve essere effettuata dal tutore legale dell’animale e non sono previsti limiti di ISEE.
Chiaramente, così come tutte le altre agevolazioni di quest’anno, le spese devono essere tracciabili e, quindi, effettuate tramite: carta, bancomat o versamento bancario. In alternativa, si può presentare la fattura o lo scontrino con il codice fiscale.
Inoltre, è richiesta la la documentazione necessaria per dimostrare il possesso legale dell’animale; in particolare per i cani, che in Italia hanno l’obbligo di microchip, occorrono documenti riguardanti l’iscrizione all’anagrafe canina. Per i gatti, invece, occorre microchip o la fattura dell’acquisto.
Vediamo le ultimissime sul bonus animali domestici 2022, requisiti quali sono e come richiederlo, da cosa comprende a come funziona presentare domanda.
Bonus animali domestici 2022: cosa comprende, come funziona e informazioni per domanda
Prima di compilare la domanda online sul sito dell’Agenzia delle entrate con il modulo bonus animali domestici 2022, requisiti vanno analizzati nel dettaglio, per evitare inconvenienti. Come anticipato, il buono consiste in una detrazione fiscale pensata per sostenere chi vive con animali domestici; specialmente a seguito del boom di adozioni avvenute in periodo lockdown.
Oltre a ciò, da quest’anno, l’agevolazione statale ha anche l’obiettivo di contrastare il randagismo e incentivare le adozioni degli animali presenti nei canili pubblici.
Grazie a questo incentivo, quindi, che quest’anno passa da 500 a 550 euro, è possibile usufruire della detrazione fiscale IRPEF del 19% per:
- interventi chirurgici;
- visite veterinarie specialistiche;
- spese farmaceutiche;
- esami in laboratori specializzati.
Affinché, però, questa parte della spesa sia detraibile, è fondamentale che i pagamenti avvengano attraverso metodi tracciabili:
- bonifico bancario;
- carta di credito e/o debito;
- o assegni circolari;
Tutti accompagnati da una copia della ricevuta fiscale. Ricordiamo, dunque, che i pagamenti in contanti non sono soggetti a detrazione!
Requisiti degli incentivi per gli animali: chi ne ha diritto
A chi spetta il bonus animali domestici, chi ha diritto all’agevolazione regolamentata dall’Agenzia dell’entrate? Il buono si rivolge ad una platea molto vasta.
Di fatti, i soggetti abilitati a chiedere l’agevolazione sono coloro che hanno la tutela legale dell’animale. Non rileva ai fini del bonus il possesso di determinati requisiti reddituali risultanti dall’ISEE.
Tuttavia, è fondamentale che l’animale per il quale vengono sostenute le spese da portare in detrazione sia detenuto legalmente, condizione che deve essere dimostrata:
- se si tratta di un cane, dalla documentazione attestante l’iscrizione all’anagrafe canina e l’inserimento del microchip;
- fattura che prova l’acquisto e il microchip se, invece, si richiede per un gatto.
Oltre ad aiutare economicamente le famiglie italiane che adottano un animale domestico, il buono animali domestici 2022 rappresenta anche un metodo per contrastare il problema del randagismo, ancora molto diffuso nelle regioni del Meridione.
Alla base dell’agevolazione, infatti, vi sono iniziative importanti, come la creazione di un fondo di circa due milioni di euro contro il randagismo. Riguarda in particolare Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Inoltre, il bonus finanzia un fondo per tutelare animali abbattuti ingiustamente a scopo di caccia e chiudere i centri in cui questi vengono allevati esclusivamente a scopo di lucro (in particolare gli allevamenti di visoni).
Domanda bonus animali domestici: come funziona richiederlo e modello
Come si deve e può fare domanda per ottenere il bonus animali domestici 2022? Le spese sostenute devono essere indicate durante la compilazione del modello 730 nella sezione “Altre spese”.
In particolare, per quanto riguarda le spese veterinarie devono essere indicate all’interno della sezione I, rigo da E8 a E10 del modello 730, “Altre spese”. Si deve utilizzare il codice “29” per le spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti per compagnia o per pratica sportiva.
Nel modello Redditi, invece, le spese per cani e gatti devono essere invece indicate nei righi da RP8 a RP13, anche in questo caso con il codice “29”.
La domanda di richiesta per usufruire del bonus animali domestici 2022 può essere inoltrata una sola volta attraverso tramite il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, da cui è possibile scaricare l’apposito modulo.
I requisiti necessari del richiedente da rispettare sono:
- essere residenti in Italia;
- dimostrare di essere i proprietari legali dell’animale.
Ricordiamo che non si applicano limitazioni ISEE; l’erogazione dell’aiuto economico è indipendente rispetto al reddito familiare.