E’ il primo sospettato del Delitto di Garlasco nella mattina del 7 agosto del 2007 in provincia di Pavia della fidanzata Chiara Poggi. Da allora il caso diventa nazionale e sotto l’attenzione non solo dei media ma anche delle istituzioni e università.
E’ il primo sospettato, in un secondo momento condannato, poi assolto. Il 12 dicembre 2015 la Corte di Cassazione conferma la sentenza-bis della Corte D’Appello di Milano e condanna in via definitiva il giovane a 16 anni di reclusione. Sconta la pena a Bollate dove lavora come centralinista.
Ma a parlarci di lui non sarà solo la sua condanna in carcere, Alberto Stasi chi è oggi, quanti anni ha, dove vive, biografia, cosa fa, madre e padre, e nuova fidanzata sarà la sua biografia a dircelo.
Chi è Alberto Stasi oggi: biografia, età, dove vive, cosa fa, padre, madre e nuova fidanzata
Per scrivere una biografia e sapere chi è Alberto Stasi, le pagine di cronaca ci saranno utili innanzitutto per scoprire età, dove vive, madre, padre e nuova fidanzata.
Nasce a Sesto San Giovanni il 6 luglio del 1983, ha 39 anni ed è del segno zodiacale del Cancro.
Circa le sue origini, sappiamo che la sua famiglia è originaria di Ruvo di Puglia. Il nonno lavora in Africa come camionista e dopo la sua morte i figli Nicola, e Luigi, si trasferiscono a Milano con la mamma. L’uomo così conosce e sposa la milanese coetanea Elisabetta Ligabò e nella casa di Sesto San Giovanni nasce il loro primo e unico figlio.
Il papà di Alberto Stasi è un uomo forte. Durante il processo è sempre al fianco del figlio. Crede nella sua innocenza e lotta con lui. Si ammala proprio dopo la sentenza della Cassazione di una malattia autoimmune. Malattia che lo porta via a 57 anni.
La mamma è una donna altrettanto forte e caparbia crede e sorregge sempre suo figlio insieme a suo marito. Lotta per far sentire la sua voce e far arrivare la sua convinzione d’innocenza del figlio, agli altri.
Della formazione del giovane, sappiamo che studia a Milano dai salesiani, poi frequenta il liceo scientifico di Mortara. Si iscrive poi all’Università Bocconi dove si laurea tra un processo e l’altro, in Economia e Commercio. Dopo la condanna lavora in carcere come centralinista per una compagnia telefonica per 1000 euro al mese. Dal suo stipendio è detratta una somma concordata, per risarcire un milione di euro alla famiglia della vittima come richiesto dal tribunale.
Circa la vita sentimentale, dopo Chiara Poggi, non si è mai saputo ufficialmente chi potesse essere la nuova fidanzata di Albero Stasi.
Il Delitto di Garlasco e la verità di Stasi a Le Iene
Nonostante c’è stata la condanna, Alberto Stasi chi è oggi sono in pochi a saperlo. Le Iene in una loro intervista provano a raccontarlo, spiegando cosa è successo e in breve il Delitto di Garlasco.
La mattina del 13 agosto 2007 Chiara Poggi è sola in casa. I genitori e il fratello Marco sono in montagna. Quel giorno la ragazza molto probabilmente conosceva il suo assassino. Dai rilievi effettuati dagli inquirenti, infatti, non ci sono segni di effrazione. Inoltre, quando apre la porta, la ragazza è in pigiama. Chiara Poggi è uccisa con un colpo inflitto da corpo contundente alla testa. Il primo a dare l’allarme per la morte di Chiara è il fidanzato che arriva a casa sua e trova il cadavere.
Sulle scarpe e sui vestiti del fidanzato della vittima, non è presente alcuna traccia di materiale ematico. Questo particolare, unito alla telefonata che lo studente fa al 118, lascia parecchie perplessità. In questa telefonata il giovane, invece di asserire che la vittima ritrovata è la sua fidanzata parla di una ragazza e solo quando viene incalzato dice: “la mia ragazza”.
Gli inquirenti a prove raccolte decidono di disporre l’arresto dello studente di economia, il 24 settembre 2007. Il giorno dopo però, con un ordine della procura di Vigevano, viene scarcerato su ordine del giudice per le indagini preliminari Giulia Pravon, per insufficienza di prove.
Al giovane viene imputato di possedere materiale illegale sul computer che riguarderebbe minori, e questo può essere un possibile movente. Chiara avrebbe scoperto e cosi uccisa.
Al ricorso in primo grado, il 17 dicembre 2009, al Tribunale di Vigevano, il GUP Stefano Vitelli, assolve il fidanzato di Chiara, per non aver commesso il fatto. Stesso motivo di assoluzione nel processo d’Appello, stavolta a Milano, nel 7 dicembre 2011.
La condanna di Alberto Stasi in cassazione
Successivamente, in Cassazione, la Suprema Corte ordina alcuni esami del DNA su un capello trovato tra le mani di Chiara, particolare non emerso nel primo giudizio, e su residui di DNA trovati sotto le unghie della ragazza. Questi reperti, infatti, non erano stati analizzati prima. Il ricorso è nuovamente annullato, ma con il rinvio dell’assoluzione. Tra le motivazioni della Suprema Corte, emerge la difficoltà a giungere a una sentenza di assoluzione o di condanna per l’imputato. Sempre la Suprema Corte dispone, dunque, il rinvio in giudizio per il giovane, in attesa di nuovi esami scientifici.
Sarà poi condannato nel processo d’appello bis il 17 dicembre 2014. La condanna di Alberto Stasi arriva a seguito della nuova perizia computerizzata sulle impronte lasciate sul pavimento della villetta di Garlasco.
Viene condannato a 24 anni di reclusione. La pena subisce una riduzione a 16 anni grazie al rito abbreviato per omicidio volontario, con l’esclusione delle aggravanti della crudeltà e della premeditazione. Il 12 dicembre 2015 la Corte di Cassazione conferma la sentenza-bis della Corte d’Appello di Milano.
Dalla condanna e carcere, Alberto Stasi chi è oggi e cosa fa
I genitori del giovane continuano a credere nell’innocenza del giovane e per mezzo degli avvocati chiedono la revisione del caso. A detta loro ci sono delle prove che scagionerebbero il ragazzo.
A distanza di sette anni dalla sua condanna definitiva oggi Albero Stasi a Le Iene rompe il silenzio con una lunga intervista in carcere.
Quello che il ragazzo ci racconta riflette un’altra verità. Alberto Stasi a Le Iene dice che la sua coscienza è leggera. La giustizia c’è ma se c’è qualcosa da cambiare “deve cambiare” ci dice.
A detta sua non si possono arrestare persone sulla base di risultati parziali. All’epoca credeva di poter chiarire le cose. “I Ris sono un pò mitizzati ma dobbiamo sapere che non hanno distinto la barbabietola dal sangue e questo è un problema.”
Dall’intervista emerge che secondo le prime ricostruzioni l’alibi del ragazzo, che lavorava alla tesi nel frangente in cui Chiara viene uccisa, non regge. In seconda battuta è appurato invece che era impegnato nella stesura della tesi durante la mattina del delitto. A quel punto spostano l’orario del decesso della studentessa. Il giovane sostiene che l’orario sarebbe stato appositamente spostato per attribuirgli la colpa.
Intanto i suoi avvocati ritengono che i tempi sono maturi per richiedere un lavoro fuori dal carcere in prospettiva di una nuova vita. In tal caso, “ci vuole un datore di lavoro ben motivato”, spiegano gli avvocati.
Anagrafica Principale | |
Alberto Stasi nasce a Sesto San Giovanni il sei luglio del 1983. Studia a Milano dai salesiani, poi frequenta il liceo scientifico di Mortara. Si iscrive poi all'Università Bocconi dove si laurea tra un processo e l'altro, in Economia e Commercio. Nel 2015 viene condannato per l'omicidio ai danna della fidanzata nonché Chiara Poggi nel Delitto di Garlasco. Dopo la condanna lavora in carcere come centralinista per una compagnia telefonica per 1000 euro al mese.
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Nome e Cognome | Alberto Stasi |
Data di nascita | 06/07/1983 |
Luogo di nascita | Sesto San Giovanni |
Professione | Condannato |
Anagrafica Principale | |
Alberto Stasi nasce a Sesto San Giovanni il sei luglio del 1983. Studia a Milano dai salesiani, poi frequenta il liceo scientifico di Mortara. Si iscrive poi all'Università Bocconi dove si laurea tra un processo e l'altro, in Economia e Commercio. Nel 2015 viene condannato per l'omicidio ai danna della fidanzata nonché Chiara Poggi nel Delitto di Garlasco. Dopo la condanna lavora in carcere come centralinista per una compagnia telefonica per 1000 euro al mese.
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Nome e Cognome | Alberto Stasi |
Data di nascita | 06/07/1983 |
Luogo di nascita | Sesto San Giovanni |
Professione | Condannato |