Daniela Saraco 21 Agosto 2022
I consigli dell’oroscopo Leone di Settembre 2022 di Paolo Fox: grafico in amore, salute, lavoro e fortuna con Venere e Mercurio attivi.
Oroscopo 2022 di Paolo Fox
Questo 2022 non è stato particolarmente benevolo con gli amici del Leone fino ad adesso. Se da un lato le difficoltà vi hanno resi diversi, più forti, dall’altro l’impegno e le preoccupazioni vi hanno affaticato. Ora, le stelle a favore, sapranno ripagarvi di quanto speso a livello di tenacia. I progetti in cantiere partiranno con esiti positivi. Venere, nel segno fino al 5, vi farà iniziare questo mese con grinta e determinazione. Sotto al sfera professionale, tra i cambiamenti già avvenuti e quelli ancora da attuare, ci sarà un forte recupero. Non spaventatevi di dover accettare nuovi incarichi o ruoli diversi.
In vista anche trasferimenti. I più giovani saranno coinvolti in esperienze professionali. Talvolta part time. Con continue e repentine modifiche, che assicureranno, però, una certa stabilità. Dal 23 possibilità di recuperare soldi che attendevate. Grazie a Marte che non è più contrario, questo periodo sarà ricco di forze ed energia. Secondo l’oroscopo Leone a Settembre 2022 ci sarà anche la possibilità di risolvere alcuni problemi fisici. Mercurio vi sarà di aiuto.
Oroscopo Leone Settembre 2022 di Paolo Fox: mese con sentimenti in quota
Mese ancora benevolo all’amore. Anche per le storie nate ad agosto. Paolo Fox ricorda ai nati sotto il segno del leone di non esagerare con il vostro desiderio di attenzioni. Va bene volere dimostrazioni dai partner, ma metterli continuamente alla prova può risultare stancate. Sappiate, invece, capire attraverso le azioni ciò che la persona amata prova per voi. Questo mese vi darà fiducia in voi stessi. Avrete, infatti, un fascino particolare ed un livello di sicurezza personale molto alto.
Buono il momento per portare avanti progetti comuni. Metterete in porto programmi importanti. In vista anche matrimoni o figli. Per i single, cielo favorevole. Potrete iniziare a progettare e programmare il vostro futuro sotto una luce nuova. Torna la voglia di rimettersi in gioco, di dimostrare di cosa siete capaci, e di credere nelle vostre reali potenzialità. Sarà difficile arrestare anche la vostra voglia di un amore nuovo, diverso. E se qualcuno vi farà perdere la pazienza, non starete più lì a convincere gli altri che la colpa non è vostra. Saprete voltare le spalle. Consapevoli del vostro valore e del vostro coraggio, che non vi è mai mancato!
Daniela Saraco
Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi:
• Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola
• Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste.
• Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione.
Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia.
Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza.
Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa!
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