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Come parlare ai genitori degli alunni: schema colloqui scuola-famiglia

F. d. D.
19/11/2024

Consigli per come parlare ai genitori degli alunni ai colloqui di scuola, come presentarsi, come relazionarsi con papà e mamma degli studenti: schema colloqui scuola-famiglia.

Come parlare ai genitori degli alunni

Incontro scuola famiglie

Parliamo di genitori ed insegnanti e dei tanto temuti colloqui scuola-famiglia. Il momento di confronto tra la scuola, mamme e papà rappresenta una parentesi fondamentale nella carriera scolastica degli studenti: per questo, il dialogo tra professori e genitori deve muoversi in maniera lineare. Essere sempre finalizzata ad uno scopo costruttivo e di miglioramento dell’andamento scolastico degli studenti.

Talvolta, però, negli incontri scuola famiglia sorgono delle difficoltà di comunicazione: come si deve porre il professore? Come parlare ai genitori degli alunni? Questi quesiti possono diventare centrali in periodo di colloqui. Specialmente se ci si ritrova davanti a fraintendimenti e disappunti. 

Ammettiamolo: non è facile dare un giudizio oggettivo al figlio di qualcuno senza sentirsi in difficoltà (specialmente quando negativo!). Nè, tantomeno, è semplice ascoltare giudizi sui propri figli! Per questo motivo, è indispensabile che si adotti una buona strategia di comunicazione.

A spiegarci come parlare ai genitori degli alunni, come porsi e come coinvolgerli in modo costruttivo, il dott. Stefano Tassone, coach e trainer di Soft Skills.

Come parlare ai genitori degli alunni: come porsi, linguaggio para-verbale del docente

Non è facile capire come parlare ai genitori degli alunni e sapere come si deve porre un docente nei confronti di una madre o padre di uno studente. Il dialogo scuola-famiglia, come anticipato, dev’essere sempre costruttivo: alla base di ciò, ci deve essere una giusta strategia di dialogo.

“Come parlare ai genitori degli alunni? Inevitabilmente, il professore si troverà, prima o poi, a dover comunicare aspetti negativi relativi all’andamento scolastico dell’alunno. In questo caso si troverà di fronte un adulto, genitore del figlio in esame.”– principia il dott. Stefano Tassone.-

“Dunque credo che a monte di tutto valgano le regole relative all’efficacia della comunicazione tra adulti. Stiamo parlando di dover comunicare qualcosa che non va. Che si tratti di risultati, atteggiamento o comportamento. Credo che, a patto che ci siano evidenze per poterlo fare, partire prima da qualcosa che quello studente faccia di buono. Da una caratteristica positiva che lo contraddistingua, risulti premiante.”- Sottolinea Tassone.-

“Facciamo un esempio! Se l’aspetto negativo da comunicare fosse: “si distrae con molta facilità!” Si potrebbe dire al genitore (a patto che sia autenticamente vero): “suo figlio ha dei livelli di energia molto alti. E dimostra di essere anche molto curioso…. Ecco ciò che accade a volte è che probabilmente questa sua energia e questa sua curiosità lo portano a distrarsi da ciò di cui stiamo parlando in classe…”.”- Spiega l’esperto, parlando di come parlare ai genitori dei figli durante i colloqui scuola-famiglia.-

“Se invece non ci fossero aspetti positivi da lodare e, comunque si dovesse restituire un giudizio negativo, ancora una volta saranno importanti le parole con le quali lo si farà. Un conto è dire al genitore: “Guardi sua figlia è svogliata, non si applica e nell’ultima prova di verifica ha letteralmente sbagliato tutto!”. Duro da digerire per un genitore, no?”

“Diverso è dire, magari iniziando con fare delle domande. “Posso chiederle se per caso ha la percezione che sua figlia stia attraversando un momento delicato?”; “È magari accaduto qualcosa di particolarmente delicato nella sua vita?”; Glielo chiedo perché in questo quadrimestre ho notato un cambio nei suoi livelli di attenzione.

O ancora dice Tassone consigliano come parlare ai genitori degli alunni – “Vedo una luce diversa nei suoi occhi. E nella prova di verifica ho avuto la conferma che rispetto al primo quadrimestre deve essere accaduto qualcosa. Perché ci sono errori, inesattezze, etc…”. Credo cambi molto l’impatto di una comunicazione del genere, no?”

Schema colloqui scuola-famiglia e consigli per i docenti

Se è importante la forma, lo è non da meno il contenuto delle cose da dire ai genitori, ma cosa deve dire un professore ai colloqui scuola famiglia ad un padre o una madre? La domanda è motivo di riflessione sia per i genitori che per gli insegnanti. Tra queste due parti ci dev’essere una sorta di “alleanza educativa“: spesso, quest’ultima si riesce a sviluppare proprio durante il dialogo docenti-genitori.

I colloqui con i genitori rappresentano un momento fondamentale per ogni docente. Si tratta di una opportunità importante sia per la comunicazione ai genitori dei vari aspetti legati all’esperienza scolastica dei loro figli. Ma anche l’occasione in cui emergono le dinamiche emotive, psicologiche ed educative che regnano in un contesto articolato come la famiglia. E’ indispensabile conoscere le tecniche di dialogo migliori per sapere come parlare ai genitori degli alunni ed ottenere risultati positivi.

“Un professore non può sapere quali siano i motivi del basso rendimento scolastico dei suoi alunni. Le cause potrebbero essere anche molteplici. Tra l’altro, parte della responsabilità per questi mancati risultati. Potrebbe essere anche del professore stesso!”- Fa sapere il Coach Stefano Tassone.-

“Potremmo essere di fronte ad un ragazzo che sta vivendo una situazione familiare negativa. Oppure caratterizzato da un congiunturale deficit attenzionale legato a cause biochimiche o psicologiche. Ma potremmo analizzare anche tante altre motivazioni!

“Ciò che conta è chiedersi: il mio obiettivo è “screditare lo studente, limitandomi in maniera cruda e diretta a sottolineare che le sue performance scolastiche sono negative”. Oppure “fare in modo che si comprendano le cause di queste performance negative. Creare migliori premesse perché migliorino in futuro”? Ecco! Credo che riflettere a monte su queste due differenti domande inneschi poi a cascata quale sia il modo migliore di porsi con un genitore.”

“Quindi quando si ha un genitore di fronte si dovrebbe innanzitutto essere empatici. Chiedendosi: “come si sentirà questo genitore se dovessi dirgli in maniera sintetica e perentoria che il figlio è una frana?”

“Allora essere più “morbidi”. Sebbene fermi nell’arrivare al punto, credo sia doveroso.

Come parlare ai genitori degli alunni per renderli complici educativi

Come ottenere una risposta utile dai genitori durante gli incontri scuola famiglia?

“Se un docente dice al genitore di uno studente: “Suo figlio non studia, è costantemente disattento. Disturba spesso anche gli altri compagni di classe. Nelle prove di verifica sbaglia sempre tutto”. E’ matematico che l’insegnante si farà un nemico. Farsi un complice è cosa ben diversa e di certo più utile.”- Risponde prontamente Tassone spiegando come parlare ai genitori degli alunni a scuola.-

“Come far sì che il genitore possa diventare complice? Soppesando con molta cura le parole che scelgono. Così come l’utilizzo della voce e il linguaggio del corpo. Vediamo un esempio di invito alla collaborazione e alla complicità. “Suo figlio, come ben sa, ha una grandissima vitalità ed è ecletticamente curioso su molteplici fronti. Ciò se da una parte gli apre momenti di riflessione e arricchimento su più fronti. Dall’altra lo porta a perdere attenzione sullo specifico tema che stiamo toccando in aula.”

Come parlare ai genitori degli alunni e come offrire utili consigli

“Immagino che anche a casa sia un vulcano di curiosità e intraprendenza. Ora: cosa possiamo fare per coinvolgerlo meglio e maggiormente? Cioè: lei che lo conosce meglio di qualsiasi altra persona, cosa si sente di consigliarmi per coinvolgerlo maggiormente?”

“Perché sarebbe davvero un peccato se rimanesse indietro su questa materia. Le prove di verifica purtroppo non sono soddisfacenti. E a me invece sta a cuore che suo figlio assorba questi concetti anche perché poi gli serviranno più avanti. E poi lasci che le chieda: crede sia accaduto qualcosa che sta “distraendo” suo figlio? Quale crede possa essere il motivo per il quale il suo rendimento scolastico è nettamente diminuito?”

“Le cause del rendimento negativo di uno studente possono essere davvero molteplici e anche sinergiche tra loro. E a monte di tutto, umanamente, a nessun genitore può far piacere sentirsi dire che suo figlio non sta andando bene… Ed è proprio per queste ragioni che evitare di essere troppo duri e categorici, così come dirsi positivi e possibilisti riguardo un miglioramento possibile della situazione… risulta premiante.”

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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto
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