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Laureati Poliba sul podio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri

Redazione Controcampus 15 Novembre 2022
R. C.
24/11/2024

Neo laureati Poliba sul podio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri: si tratta di Simona Signorile, Maria Donadio e Silvia Lucia Sanna, Antonia D’Aniello.

Simona Signorile, 1° posto, laurea magistrale in Ingegneria dei sistemi medicali (110/110 e lode). Tesi di laurea “Lab On Chip”, un microchip che consente l’allineamento e l’individuazione delle cellule tumorali.

2° posto a Maria Donadio, laurea magistrale in Ingegneria Meccanica (108/110). La tesi sull’analisi strutturale delle bottiglie di latte in polietilene ad alta densità: difetti e soluzioni.

Il podio si completa al 3° posto, con Silvia Lucia Sanna, Ingegneria informatica (110/110), dell’Università di Cagliari.

Menzione d’onore infine, per Antonia D’Aniello per lo studio delle strutture in muratura e del loro comportamento sismico.

La cerimonia di premiazione dei laureati Poliba e premio “Ingenio Al Femminile” si è tenuata nei giorni scorsi a Roma, presso la sede dell’Università “La Sapienza”.

Neo laureati Poliba sul podio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri: ecco chi sono

Tre neo laureati Poliba fanno incetta di riconoscimenti presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Conquistano il podio della seconda edizione del Premio, “Ingenio al femminile, storie di donne che lasciano il segno”.

Alle vincitrici sono stati attribuiti i relativi premi, nell’ordine di classifica: 2000, 1500 e 1000 euro.

Alle premiate si sono aggiunte tre menzioni d’onore ad altrettante neolaureate. Tra queste figura la neo laureata del Poliba, Antonia D’Aniello, laurea magistrale in Ingegneria civile (110/110 e lode). Le menzioni si completano con Erica Lopedote e Giulia Lombardo degli atenei di Napoli “Federico II” e Padova.

Il concorso “Ingenio Al Femminile”, 2° edizione, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerie dedicato alle ragazze neo-laureate in Ingegneria. Con l’obiettivo di valorizzare l’Ingegneria al Femminile e la ricerca del miglior contributo tecnologico ed innovativo legato al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). E alla promozione obiettivo n.5, “Parità di Genere” della Agenda ONU 2030. Partecipazione di 146 neo laureate di tutte le università italiane in rappresentanza dei tre settori classici dell’Ingegneria: Civile-Ambientale, Industriale e dell’Informazione-IC.

Chi sono le Neo Laureate del Poliba

1° premio tra i laureati Poliba, a Simona Signorile di Bari, si laurea nel 2021, nella prima seduta di laurea del corso magistrale di Ingegneria dei Sistemi Medicali. Con una tesi dal titolo: “Design and fabrication of a 3D Hydrodinamic Flow Focusing Microdevice For Cell Sorting”. (Progettazione e realizzazione di un dispositivo microfluidico di focalizzazione idrodinamica tridimensionale per l’allineamento di cellule). Relatore, prof. Marco Donato de Tullio, correlatori Ing. Francesco Ferrara, Dott.ssa Maria Serena Chiriacò (CNR Nanotec – Lecce).

Sul tema di ricerca, il Politecnico è da tempo coinvolto negli studi di simulazione dei flussi e del trasporto cellulare all’interno di chip microfluidici. Nell’ambito della microfluidica, il rapido sviluppo delle tecnologie di microfabbricazione consente di miniaturizzare sistemi elettromeccanici. Portando alla realizzazione di microdispositivi impiegati nella diagnosi e terapia personalizzata. In questo modo si riesce a controllare con precisione piccoli volumi di fluido, determinando la posizione delle cellule in esso sospese. Essenziale nella ricerca in ambito biologico e nell’assistenza sanitaria.

In questo ambito si pone la tesi vincitrice di Simona Signorile. La tesi ha portato alla progettazione e fabbricazione di un chip microfluidico di PMMA (materia plastica) di 3 centimetri di lato. Un Lab On Chip con geometria a spirale, che consente l’allineamento delle cellule di differenti dimensioni, in grado, successivamente, di poter essere separate.

Partendo da un campione eterogeneo, le cellule interagiscono con il fluido e la geometria del condotto e si dispongono occupando posizioni differenti all’interno del microcanale a seconda delle loro dimensioni.

Tale dispositivo, può essere utilizzato per la separazione degli elementi figurati del sangue (linfociti da globuli rossi), di cellule tumorali circolanti (CTC) dalle cellule del sangue. O per l’individuazione di cellule tumorali in fluidi biologici, come saliva o urina.

Obiettivo del progetto è lo sviluppo di dispositivi microfluidici che consentano di rendere più sicura, economica e facilmente accessibile l’immunoterapia del cancro con cellule T geneticamente modificate (CAR-T).

Il 2° premio dei Laureati Poliba

2° premio ai laureati Poliba va a Maria Donadio di Terlizzi (BA), laurea magistrale in Ingegneria meccanica, “Structural Analysis of Milk Bottles in High-Density Polyethylene (HDPE)”. (Analisi strutturale di bottiglie di latte in Polietilene ad alta densità. Relatore: Luigi Tricarico – correlatori: Umberto Galietti e Xavier Colin dell’ENSAM – Terlizzi).

Il lavoro di tesi è stato realizzato durante il tirocinio presso il Laboratorio PIMM di Parigi, in collaborazione con l’Università École Nationale Supérieure d’Arts et Métiers ParisTech, a Parigi.

Lo studio con l’azienda francese Logoplaste, specializzata in packaging in plastica rigida, è consistito nell’analisi strutturale di bottiglie di latte in polietilene ad alta densità realizzate dalla stessa azienda. Le quali presentavano cricche e deformazioni in corrispondenza di zone ad alta concentrazione di stress (fondo della bottiglia, manico, etc.), formatesi durante la fase di stoccaggio in lotti.

Finalità della ricerca è stata quella di rintracciare l’origine di tali difetti e trovarne una soluzione. Determinate le caratteristiche del Polietilene oggetto di studio, è stato condotto un processo di invecchiamento artificiale in laboratorio al fine di verificare se il latte possa inficiare il degradamento polimerico andando a penetrare all’interno di esso.

I risultati sembrano confermare le tendenze riscontrate per quelli invecchiati naturalmente, testimoniando come sia fattori come il tempo di invecchiamento, la temperatura. Nonché il ruolo del latte siano decisivi ad innescare il degradamento del polimero.

Menzione d’onore ai laureati Poliba

Antonia D’Aniello di Massafra (TA), laurea magistrale in Ingegneria Civile, curriculum Strutture del Politecnico di Bari. Ha proposto nel suo lavoro di tesi “Analisi dinamica non lineare in muratura considerando l’influenza della componente verticale dell’azione sismica”. (Relatore Mario Daniele Piccioni, correlatore Aguinaldo Fraddosio).

Lo studio delle strutture in muratura e del loro comportamento sismico. Ciò, per sopperire ad una duplice esigenza: valorizzare le numerose strutture in muratura presenti sul territorio italiano che rappresentano un’importante eredità culturale e, contribuire contestualmente, alla ricerca sui comportamenti sismici delle volte in muratura, che ad oggi è un campo di ricerca con poche evidenze scientifiche.

La muratura costituisce una tipologia di costruzione tradizionale, diffusa da secoli e utilizzata in tutto il mondo. Questo materiale da costruzione eterogeneo e complesso offre diversi vantaggi sia dal punto di vista artistico che ingegneristico strutturale. Tuttavia, la maggior parte di queste strutture del patrimonio storico sono obsolete e si stanno deteriorando nel tempo.

Per riqualificare e migliorare queste strutture in muratura è importante comprenderne la capacità strutturale e la risposta a seguito dell’applicazione di carichi esterni. Il lavoro di tesi ha inteso trovare un modello numerico in grado di rappresentare il meccanismo di rottura della muratura soggetta ad azione sismica orizzontale con l’aggiunta della componente verticale e di valutarne la sua influenza.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto